UOMINI E FATTI DI MIGLIONICO
ECCELLENZE

Lettura e scrittura. Da sempre, sono queste le passioni di Domenico Lascaro, dirigente scolastico in pensione, 72 anni (ben portati), coniugato con Maria Bilotta, padre di due figli: Vito (architetto) e Nunzia (biologa). Da alcuni mesi è diventato anche nonno di due bei nipotini: Maria Francesca e Domenico. Già insegnante elementare di ruolo sin dagli ultimi anni Sessanta, a metà degli anni Settanta consegue la laurea in Pedagogia presso l’Università degli studi di Bari. Verso la fine degli anni Ottanta supera il concorso nazionale per direttore didattico. Dirigente scolastico dal Duemila: ha prestato servizio in varie scuole statali italiane, prima al Nord d’Italia, poi al Sud (in Calabria e in Puglia), quindi nel Materano. Una vita dedicata agli studi e al lavoro. All’età di 65 anni, è andato in pensione con 40 anni di servizio, di cui i primi 20 quale insegnante elementare e gli altri 20 come dirigente scolastico. Con questo ruolo è stato presidente di commissione in ben tre concorsi magistrali, esaminando centinaia di candidati. In tali prove selettive, a conclusione degli esami orali, non ha mai bocciato alcun candidato.
Tra le sue passioni, un posto di rilievo occupa quella per la politica: negli anni Ottanta è stato consigliere comunale a Miglionico e, per tanti anni, componente della segreteria politica dell’allora PCI. Attualmente, è tesserato per il Pd. Tra le prerogative della sua personalità, ne spiccano quattro: la prima è costituita dalla raffinatezza (non solo per l’eleganza degli abiti che indossa) del comportamento che esprime con assoluta naturalezza e si dispiega nel rispetto assoluto delle persone con cui interagisce (non l’ho mai sentito insultare qualcuno, neppure per scherzo). La seconda è rappresentata dalla sua riservatezza. La terza va ricercata nel rigore professionale. La quarta, infine, è riferita all’autocontrollo che riesce ad esplicare anche in situazioni complicate. Ama il cinema e il teatro. Padroneggia la penna come pochi: è un piacere leggere i suoi testi. Alcuni interessi in comune, legati soprattutto alla nostra attività professionale, hanno contribuito a consolidare il nostro rapporto d’amicizia. Un’amicizia preziosa che rende migliore colui che la riceve. Come un dono. Giacomo Amati

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