MIGLIONICO.
Carissimo Giacomo, ancora una volta mi
provochi con le tue domande a raffica
sull’attualità politica e sociale, a livello
locale e nazionale. Questa volta però
pretendi davvero troppo: mi chiedi pareri su
questioni di natura alquanto complicata e di
difficile soluzione. Vuoi sapere se sono
ancora disposto a rinnovare la tessera del
PD, se condivido la decisione del PD di
Miglionico di appoggiare l’elezione di De
Giacomo a Presidente della Provincia, il
giudizio sulla Legge di Stabilità, appena
ieri emanata dal CDM; mi chiedi altresì
pareri sull’ipotesi di riforma del Senato,
sulla futura legge elettorale e sul progetto
di riforma scolastica e, come se non
bastasse, sulla questione dei diritti
omosessuali.
Ebbene, caro Giacomo è vero che la tua nuova
professione di giornalista a tempo pieno
richiede risposte a tutto campo, ma lasciami
almeno il tempo di riflettere un po’ e di
affrontare un problema alla volta. Per
questa volta pertanto rispondo solo alle
prime tre istanze; il resto alla prossima
settimana. Di una sola cosa ti prego: non mi
attribuire più l’appellativo di “
politologo”. Le mie sono solo opinioni di un
libero cittadino che, sollecitato da un
navigato giornalista quale tu sei, vuol dare
un umile contributo di idee al dibattito in
corso.
Primo quesito: sei disposto a rinnovare la
tessera del PD?
Non solo sono dispostissimo a rinnovare la
mia adesione al PD, ma invito tutti coloro
che hanno a cuore le sorti della democrazia
nel nostro Paese a fare altrettanto. La fede
democratica non ha mai subito oscillazioni
nel corso delle alterne vicende che hanno
caratterizzato la vita politica, sia locale
che nazionale. Ma la mia totale
disponibilità non è offerta gratuitamente a
chiunque voglia farne un uso diverso dalla
corretta politica o solo per fini personali.
In parole semplici mi aspetto che la nuova
segreteria del partito espliciti chiaramente
quali sono i compiti che spettano a ciascun
componente del circolo, sia esso segretario
o l’ultimo degli iscritti. Che questi ultimi
siano consultati regolarmente su tutte le
questioni che riguardino la vita del partito
e non solo in occasione di consultazioni
elettorali. Sono certo che la nuova
segretaria, persona intelligente e
determinata, saprà venire incontro alla
domanda incessante di partecipazione che
deriva dai giovani di tutti i ceti sociali.
Il discorso non vale solo a livello locale,
ma è da intendersi soprattutto rivolto alle
alte sfere delle responsabilità del partito.
Non lamentiamoci poi se gli iscritti stanno
riducendosi all’osso se non si pone subito
rimedio allo stato di abbandono e di
inefficienza in cui versano i circoli
democratici. Oltre alle dissennate diatribe
personali o di gruppi di potere che
caratterizzano la vita del partito, ciò che
maggiormente allontana i giovani dalla
politica è la mancanza di autentica
democrazia che caratterizza i partiti a
tutti i livelli. I cittadini hanno sete di
partecipazione. Si aprano loro le porte,
prima che il vento dell’antipolitica
travolgerà tutti irrimediabilmente.
Secondo quesito: perché De Giacomo
Presidente della Provincia?
La risposta è: perché non Angelo Buono? E’
chiaro che non ho nulla da dire contro il
sindaco di Grottole, anch’egli persona
integerrima e capace, ma il discorso è come
mai non è stata sostenuta la candidatura del
nostro primo cittadino, sicuramente
all’altezza di un simile incarico; e …perché
non è stato eletto un nostro concittadino
alla carica di consigliere provinciale? Non
voglio entrare nel merito delle dinamiche
interne che hanno portato il partito a
prendere simili decisioni, ma resta comunque
il dubbio che ancora una volta motivi di
convenienza delle cosiddette “componenti”
hanno avuto il sopravvento sulle ragioni di
merito.
Terzo quesito: quale giudizio dai sulla
recente Legge di Stabilità?
E’ quasi impossibile dare un giudizio
soddisfacente su una materia così complessa
e per giunta definita solo ventiquattr’ore
fa; in ogni modo non mi sottraggo ad
esprimere, sia pure per sommi capi, il mio
modesto parere sulla materia in oggetto. Le
prime impressioni che ho registrato sono:
Confindustria, Confesercenti, parte dei
sindacati e di Forza Italia e di tutti i
partiti della maggioranza danno parere
favorevole. CGIL, alcuni esponenti della
minoranza PD, il presidente dell’Unione
delle Regioni e diversi giornali, unitamente
al M5S e a SEL, hanno dato giudizi molto
negativi. Sicuramente me ne uscirei, per
così dire, col “rotto della cuffia” se
dicessi che la verità è nel mezzo.
Ma, sia pure succintamente, voglio dare un
parere più articolato. Certamente si poteva
osare di più a favore dei ceti meno abbienti
e dei lavoratori in genere; il taglio alle
spese degli EE.LL sembra un po’ esagerato,
lo stop all’aumento di stipendio ai
lavoratori del pubblico impiego è senz’altro
difficile da comprendere. Ma le migliaia di
giovani disoccupati e i tanti lavoratori che
ogni giorno rischiano di perderlo il lavoro,
sono anch’essi dello stesso parere? La quasi
soppressione della tassa sull’IRAP e le
agevolazioni sul costo del lavoro nei primi
tre anni, potranno spingere le imprese ad
assumere nuovi occupati e a sottrargli
l’alibi di esternalizzare le loro attività?
A mio parere nessuno oggi è in grado di
affermarlo. Ma la sfida è lanciata, come
molti hanno affermato. Il Presidente Renzi,
almeno sotto questo profilo, dimostra di
avere coraggio e determinazione e certamente
è in grado di valutare il rischio che corre
per deludere le tante aspettative che
provengono da tante parti della società. Ma
mi chiedo: ci si è messi quarant’anni per
portare l’Italia allo stato attuale, è
possibile rimediarvi in solo sette mesi?E
che dire dell’autentico coraggio che Renzi
dimostra nel lanciare la sfida all’Europa
con una manovra che solo lui poteva osare.
Certo anch’io sono convinto che si doveva
fare di più, ma si poteva nelle condizioni
in cui oggi ci troviamo, con un governo
anomalo, senza una maggioranza davvero
unitaria?
In ogni modo la partita resta aperta. Non va
sottaciuto comunque il dinamismo che il
Presidente mostra nel gestire le questioni
internazionali non ultimo l’accordo
sottoscritto con la nazione cinese alle
“prime luci” di questa mattina. Un ultimo
appunto e un’ultima preoccupazione mi preme
sottolineare: come mai il miliardo e mezzo,
inizialmente destinato alla scuola, nel giro
di ventiquattr’ore si è ridotto a soli 500
milioni? Attendo fiducioso una risposta.
Miglionico 16.10.2014 (h.19.00) -
Domenico Lascaro
(d.lascaro@libero.it) |