MIGLIONICO.
Questa volta non ho aspettato a rispondere
ai soliti quesiti che mi sottopone – ormai è
diventata una piacevole prassi – il prof.
Amati, ma sento l’obbligo di fare una breve
riflessione sull’iniziativa che si è svolta
ieri sera in piazza Popolo. Si è trattato di
una piccola-grande manifestazione in ricordo
delle vittime francesi
barbaramente uccise
da sedicenti integralisti islamici. Piccola
perché ha visto la partecipazione di poche
decine di persone, grande perché di
altissima valenza umana e civile.
L’evento è stato organizzato da un gruppo di
giovanissimi ragazzi, costituitisi in
associazione circa un anno fa. E’ stata una
breve e commovente presa di coscienza
collettiva dei tristi avvenimenti parigini e
dei numerosi episodi di efferata violenza
che si verificano in molte parti del pianeta
. Intorno ad una corona di tremolanti
fiammelle si è stretta nel silenzio la
schiera dei partecipanti, senza perdere una
parola di quanto i ragazzi hanno voluto
comunicare.
Si è iniziato con la lettura di un documento
che declamava, uno per uno, i nomi di tutte
le vittime dell’atto criminoso; “ morti per
aver voluto difendere fino alle estreme
conseguenze la libertà di espressione,
conquista – riporto le parole del documento
– del mondo moderno, intrisa del sangue, del
sudore, della lotta di centinaia di migliaia
di uomini che hanno dato la vita affinché
l’uomo potesse congiungersi con la sua
natura di essere libero e pensante”.
Gli interventi successivi degli animatori
hanno “incantato” tutta la platea, non solo
per la proprietà di linguaggio, ma per
l’analisi puntuale e realistica dei problemi
e che il mondo oggi è chiamato a risolvere.
Insomma i ragazzi, non solo hanno dato prova
di conoscere a fondo le questioni , ma
addirittura di valutarne giustamente il
merito e assegnare il dovuto valore alle
diverse dinamiche in campo.
Equilibrato e sofferto l’intervento del
sindaco Buono, che ha aderito all’iniziativa
con un gruppo di consiglieri della
maggioranza. Ha esordito con una
“provocazione”, affermando di provare
sentimenti di umana pietà anche nei
confronti dei feroci assassini. Ma proprio
per questo il suo è stato un intervento di
alto valore civile e umano che sa discernere
l’umanità dalla barbarie. Ha saputo inoltre
entrare nel merito delle problematiche,
ipotizzando le misure più appropriate per
contrastare l’ondata criminale che minaccia
la libertà mondiale..
Il mio intento, però, non è quello di fare
una cronaca dettagliata di quello che è
accaduto, ma di riflettere sulle conseguenze
e sul significato che ha comportato; ciò che
mi preme evidenziare è la particolare
circostanza nella quale l’iniziativa si è
svolta. Quale insegnamento dunque se ne
dovrà trarre?
Di fronte ad un avvenimento di così grande
clamore e di così sconvolgente tragicità, è
da chiedersi come mai nessun partito
organizzato abbia sentito il dovere di
prendere per primi l’iniziativa ;nemmeno uno
straccio di manifesto. Quanto opportuna
sarebbe stata la convocazione di
un’assemblea per dibattere e informare i
cittadini sulla vera portata degli
avvenimenti; dal momento che alcuni
disinformati soggetti hanno malevolmente
criticato l’azione dei giovani,affermando
che il loro obiettivo fosse la difesa dei
fautori della strage.
Grande plauso, dunque, a questi meritevoli
ragazzi, i quali, oltre all’aver preso
responsabilmente l’iniziativa , hanno saputo
supplire alla latitanza della politica
locale. Termino con l’esprimere la mia
sincera gratitudine per quanto hanno saputo
manifestare, con l’augurio e la certezza che
nel futuro sapranno rappresentare i desideri
e le esigenze della nostra comunità.
Domenico Lascaro |