MIGLIONICO. L’11 settembre, la
tragedia del popolo americano, in un quadro suggestivo ed emozionante. E’ un
dipinto tutto da osservare e su cui riflettere
quello che
Michelangelo
Laforgia, 81 anni, (ma non li dimostra), maestro e decano dell’arte
pittorica miglionichese, ha ideato, realizzato ed inviato per posta a Rudolph
Giuliani, ex sindaco di New York, di origini italo-americane. L’opera su tela,
con pittura ad olio, misura un metro e cinquanta di larghezza per due metri e
venti centimetri di altezza, è un affresco sull’umanità ferita che condivide il
dolore dell’America. Il quadro, prodotto con il solito ed insuperabile estro
dall’artista miglionichese, “racconta” la storia di una tragedia che mai avremmo
voluto vedere: l’attacco terroristico contro le Torri Gemelle, le “Twin Tovers”.
In particolare, la tela riproduce la drammatica immagine dei due grattacieli in
fiamme, con un prato verde, collocato alla base dell’opera, cosparso di fiori
(papaveri, margherite e iris) con i tre colori (bianco, rosso e blu) della
bandiera americana. “Sono stato prigioniero, scrive Laforgia nella lettera
indirizzata a Giuliani, nei campi di concentramento americani, a Florence
(Arizona), in Texas e infine a Honolulu (Hawai), dove sviluppai con passione
l’arte della pittura. Lì eseguii moltissimi lavori, facendo riproduzioni di
fotografie di spose e di figli di soldati americani che ci facevano la guardia
durante i mesi della prigionia”. Oggi, con la creazione di questa tela viene
descritta la storia di una tragedia, ma è anche ricca di speranza: quella che si
possa sconfiggere le barbarie e che il Bene possa trionfare sul Male. In
pratica, la singolare opera pittorica, senza enfasi e retorica, rievoca e
traduce in immagine la sofferenza di ogni essere umano. La tela, che parla al
cuore ed alla mente dell’uomo, oltre a veicolare un messaggio di pace e di
speranza, vuole rendere omaggio alle vittime del terribile e vile attentato. In
definitiva, sul tavolo dell’ex sindaco dei newyorkesi è giunta un’opera d’arte,
senza precedenti, come tematica, nella produzione artistica di Laforgia, che
vuole simboleggiare sia la lotta contro il nichilismo esistenziale, sia
l’auspicio che nel mondo si possa vivere all’insegna dell’amore. |