Don MARIO SPINELLO,
nato il 21
luglio 1923 a Vigodarzere,
in provincia di Padova,
da Antonio e da Angela
Cavinato, fece i suoi studi ginnasiali presso
il Collegio "Barbarigo" e quelli liceali presso il liceo "Tito
Livio" di Padova.Dopo aver partecipato al
secondo conflitto mondiale, si iscrisse al Seminario "Beato Gregorio Barbarigo" di Padova. Fu ordinato sacerdote il 21
febbraio 1948.
Dal 1948
al 1955
fu educatore in un orfanotrofio di Rieti
e poi nell'OPM
(Orfanotrofio Provinciale Maschile, successivamente "Felice
Ventura") di Matera
fino al 1958.
Nello stesso anno fu nominato
Parroco della nuova Parrocchia di "Cristo
Re" di Pisticci
ove rimase fino al 1965,
quando accettò la nomina di Arciprete della Insigne Collegiata "S
Maria Maggiore" di Miglionico
ove ha sempre prestato la sua missione evangelica fino a quando è venuto a
mancare il 7 Giugno 2016.
La sua attività, oltre che
nell'ambito pastorale ed educativo, si è manifestata nell'attenzione ai valori
culturali e sociali. Si è espresso anche tramite diverse pubblicazioni e cioè:
-
Santa Maria La Sanità del
Casale di Pisticci
-
Terre di Cencree
-
Concerto d'Ottobre
-
Crocifisso Venerato nella
Chiesa del Convento di Miglionico
-
Vizi e virtù del Castello
di Miglionico
-
Gli uomini che hanno
costruito Miglionico
-
Padre Eufemio da
Miglionico
-
Miglionico 1870-1970.
Si è sempre impegnato e si
impegna nel recupero e rivalutazione delle antiche e pregevoli strutture e
arredi artistici delle varie chiese e cappelle (Insigne Collegiata Santa Maria
Maggiore, Santa Maria delle Grazie, della Porticella, della SS. Trinità, del
Convento dei PP. Riformati, ecc.)
Ebbe anche una buona sorte per
essere riuscito a recuperare statue, tele, pitture murali, paramenti
sacerdotali, ori, argenti, pergamene e incunabuli ed altri materiali di rara
esistenza e al loro restauro.
Ha messo in atto tutto il suo
impegno per il restauro e la promozione di alcune opere già note al grande
pubblico miglionichese, come il Polittico di G.B. Cima da Conegliano, l'Organo ,
ecc., come pure di ori e argenti votivi e devozionali di rara fattura.
Attualmente sta realizzando l'elaborazione dell'inventario usufruendo del
computer.
Una grande e rara fatica è
stata quella di mettere in ordine l'archivio parrocchiale storico e corrente.
Certamente da non trascurare
è stato, nel passato, il suo impegno per la promozione dello sport (calcio,
atletica leggera) a scopo, ovviamente, esclusivamente pedagogico ed educativo.
BREVE CRONISTORIA DELLE ATTIVITA' SPORTIVE CURATE DAL REV.MO SAC. MARIO SPINELLO
Il giorno 28 Novembre 1965 arrivò a Miglionico il nuovo arciprete, Don Mario
Spinello, proveniente da Pisticci dove si era già impegnato in attività sportive
di risonanza regionale.
All'inizio del 1966 fondò L’A.S. Olimpia Calcio (presidente del Sig. Daddiego
Domenico) e l’A.S. Junior Calcio (presidente De Bonis Giuseppe) le quali, nel
corso dell’anno, conquistarono i seguenti trofei:
- Olimpia: vincitrice del girone E del campionato lucano di 2^ categoria
- Junior: Coppa Disciplina "A.Viviani" del campionato lucano di 2^ categoria
- Jiunior:Targa Disciplina "A.Viviani" del campionato lucano di 3^ categoria
- Jiunior:Targa Fidal Coppa Italia Nazionale allievi.
Negli anni successivi i vari trofei furono assegnati ai proprietari del negozi
facenti parte delle due associazioni nei quali attualmente sono esposti al
pubblico. Nel 1967 si realizzarono i Giochi della Gioventù con la collaborazione
dell'A.S. Olimpia e delle Scuole Elementari. Nel 1968 il CONI provinciale di
Matera assegnò alle attività sportiva delle varie associazioni operanti nel
comune di Miglionico il "Trofeo Duni" con una significativa dicitura "Mens sana
in corpore sano".
Successivamente il gruppo di giovanissimi atleti miglionichesi di ginnastica
artistica, guidato dal tecnico Mario Salerno, partecipò a Roma ai campionati
nazionali, unico gruppo della Basilicata. La staffetta femminile, guidata da
Angela Masellis, si qualificò per le nazionali di Torino; il gruppo maschile del
salto in alto, del lancio del peso femminile con Anna Ventura, il lancio del
giavellotto con Michele Loglisci, il salto con l'asta con Nicola Pecora,
conquistarono il primo posto. Nel 1969-70 arrivarono altri trofei:
- targa: F.I.G.C. settore giovanile "Premio disciplina"
- coppa: F.I.G.C. settore giovanile campionato locale allievi
- targa: 2^ targa campionato festa patronale di Miglionico
Altri trofei conquistati:
- targa: torneo primavera ragazzi 1972 oratorio Santa Maria Maggiore di
Miglionico - Trofeo cannonieri
- targa: torneo primavera ragazzi 1972 oratorio Santa Maria Maggiore di
Miglionico - Trofeo disciplina
- targa: associazione sportiva Miglionico calcio (2001)
- trofeo: CONI - Festa provinciale dello sport 2006 (15 Gennaio 1007) conferita
"AL SAC. MARIO LUIGI SPINELLO PER LA VALENZA SOCIALE PROFUSA NELL'ATTIVITA'
SPORTIVA DAL 1965 PER LA COMUNITA' DI MIGLIONICO - MATERA 15 GENNAIO 2007".
Don Mario Spinello, in qualità di allenatore e di arbitro, si è prodigato perchè
sia gli atleti che gli sportivi ricevessero nell'oratorio parrocchiale oltre
all'educazione dal punto di vista atletico anche e, particolarmente, quella dal
punto di vista spirituale con l'adesione ai sani principi del cristianesimo. Gli
impegni che gli atleti assumevano erano due: 1) fedeltà agli impegni cristiani:
messa domenica e istruzione catechistica settimanale; 2) comportamento corretto
sia nella vita civile che durante le attività sportive. Le attività sportive
dell'oratorio della Parrocchia Santa Maria Maggiore erano aperte anche ai
"fratelli" di credo diverso in uno spirito di ecumenismo
(VEDI
FOTO FESTA PREMIAZIONE DON MARIO)
Notiziario Parrocchiale
Parrocchia di San Silvestro I Papa
via Leonardo da Vinci 52 Saletto di Vigodarzere (PD) |
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L'ultimo saluto a Don Mario Spinello
di Giacomo Amati
La Gazzetta del Mezzogiorno del 10 Giugno 2016
MIGLIONICO.
Rintocchi di campane a festa, applausi e note musicali per don
Mario Spinello nel giorno della cerimonia funebre che nella
Chiesa madre è stata presieduta dall'arcivescovo della diocesi
di Matera-Irsina, monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, con
l'assistenza di don Mark Anthony Stanislaus, don Rocco Rosano e
padre Franco Terlimbacco.
«Oggi- ha spiegato l'arcivescovo nella sua omelia - don Mario è
entrato nella gloria di Dio. Ha lasciato la Chiesa terrena ed è
entrato nella Chiesa celeste. La sua vita è stata come un fiume:
ha irrigato i solchi della terra, rendendola fertile. Don Mario
- ha concluso mons. Caiazzo - è stato un apostolo dell'amore e
della pace». Il giorno del lutto cittadino è stato anche quello
delle preghiere, dei silenzi e delle lacrime in una chiesa
gremita di fedeli, di autorità civili, militari e religiose che,
con la loro presenza hanno voluto rendere omaggio alla
straordinaria personalità di don Spinello che, «per quasi mezzo
secolo - ha sottolineato il sindaco, Angelo Buono - ha
contribuito a fare la storia del paese, quale protagonista di
primo piano di molteplici iniziative in tutti i settori della
vita sociale della comunità». La vita del paese s'è come
fermata: a scuola, la dirigente Elena Labbate ha sospeso i
festeggiamenti per l'ultimo giorno dell'anno scolastico. «Don
Mario, il primo di setti figli (quattro donne, di cui due suore,
suor Rosa Lia, 91 anni, e suor Angela, 90 anni) e tre maschi, è
stato un sacerdote coerente - ha sottolineato la nipote
Antonietta Franceschi, 67 anni, presente ai funerali dello zio,
unitamente al marito Roberto Fanton -, un prete capace di
mettere in pratica i valori religiosi e le sue idee. Negli
ultimi anni sentiva di più la mancanza della sua famiglia, ma
non ha mai voluto lasciare Miglionico per far ritorno nella sua
terra d'origine, il Veneto». E a Miglionico, divenuto il suo
paese d'adozione, don Mario ha segnato indelebilmente l'ultimo
mezzo secolo di storia. Interprete e protagonista della vita
sociale, sportiva e culturale. Per questa fondamentale ragione,
del resto, proprio alcuni mesi fa, lo scorso 29 gennaio, il
sindaco, in Consiglio comunale, a nome della cittadinanza, gli
aveva conferito l'onorificenza di "Cittadino benemerito". Don
Mario «ha lasciato il segno negli avvenin1enti più importanti
della storia miglionichese», ha osservato don Rocco Rosano che
l'ha amorevolmente assistito nei giorni della sua malattia. «Don
Mario - ha concluso - è stato come un fiore».
Giacomo Amati
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Don Mario Spinello è
volato tra gli angeli
di Antonio Centonze
Il Quotidiano della Basilicata del 9 Giugno 2016
MIGLIONICO.
Don Mario è volato fra gli angeli. Lo
storico Arciprete della Insigne Collegiata
"S. Maria Maggiore" di Miglionico, la notte
scorsa è spirato, con profonda tristezza dei
suoi amati parrocchiani che, dal suo
pensionamento, lo vedevano spesso
attraversare la piazza per spostarsi dalla
Chiesa Madre alla sua umile dimora, dove
risedeva da qualche tempo in compagnia di
una badante. Parrocchiani che lui in 42 anni
di sacerdozio, esercitato nella cittadina
del Malconsiglio dal 1965 al 2007, aveva
formato. Don Mario Spinello, nato a
Vigodarzere (Pd) il 21 luglio 1923, dopo gli
studi liceali ed aver partecipato al secondo
conflitto mondiale, si iscrisse al Seminario
"Beato Gregorio Barbarigo" di Padova e fu
ordinato sacerdote il 21 febbraio 1948. Dal
1948 al 1955 fu educatore in un orfanotrofio
di Rieti e poi nell'OPM (Orfanotrofio
Provinciale Maschile) di Matera fino al
1958. Nello stesso anno fu nominato Parroco
della nuova Parrocchia "Cristo Re" di
Pisticci ove rimase fino al 1965. E dal 28
novembre 1965, all’età di 42 anni, don Mario
giunse a Miglionico, dove cominciò a fare
opera di evangelizzazione all’interno della
comunità coinvolgendo anche tanti giovani
alla pratica dello sport, soprattutto del
calcio. L’A.S. Olimpia Calcio, fondata nel
1966, oltre a vincere diversi campionati si
distinse per la conquista negli anni di
diverse coppe disciplina derivanti dalle
regole che un don Mario sportivo imponeva.
Due gli impegni cui gli atleti dovevano
adempiere: fedeltà agli impegni cristiani
con messa domenicale e istruzione
catechistica settimanale oltre ad un
comportamento corretto sia nella vita civile
che durante le attività sportive. E su
questo don Mario non transigeva! Mitiche le
sue espulsioni ed i rigori decretati, in
veste di arbitro in allenamenti e tornei,
come punizioni esemplari in caso di
“parolacce”. Don Mario, non solo un
religioso ma anche un insegnante, uno
scrittore e un attento conoscitore dell’arte
con spiccate competenze storiche e musicali.
Per anni, don Mario, ha rappresentato per la
comunità, un faro, un punto di riferimento
sotto ogni punto di vista, in grado di
prendersi cura anche di problemi sociali, di
aiutare quanti, soprattutto giovani, a lui
si rivolgevano anche per la ricerca di un
lavoro. Diverse le sue pubblicazioni per
valorizzare il territorio e le sue opere
storiche-artistiche. Santa Maria La Sanità
del Casale di Pisticci, Terre di Cencree,
Concerto d'Ottobre, Crocifisso Venerato
nella Chiesa del Convento, Vizi e virtù del
Castello, Gli uomini che hanno costruito
Miglionico, Padre Eufemio da Miglionico tra
le sue opere lasciate ai posteri. E proprio
quest’anno, il 29 gennaio, il consiglio
comunale all’unanimità fra maggioranza ed
opposizione, ha onorato don Mario del titolo
di cittadino benemerito “per aver
accompagnato numerose generazioni di
miglionichesi in un percorso di crescita
sociale attraverso la promozione di attività
sportive, musicali e culturali; per aver
svolto la sua missione evangelica, con
dedizione e amore per la nostra comunità, la
sua storia, la sua cultura, le sue
tradizioni; per aver contribuito alla
valorizzazione ed alla tutela del patrimonio
storico, architettonico, artistico e
culturale di Miglionico; per aver lasciato
nella memoria della nostra comunità una
traccia indelebile”. Don Mario, già ci
manchi! Dopo che la salma sarà stata esposta
nella chiesa del Purgatorio, alle 16 di
oggi, giornata in cui è stato decretato il
lutto cittadino, ci saranno i funerali che
porteranno don Mario a riposare in una
tomba, donata dal Comune, accanto all’altro
parroco amato dai miglionichesi, don Donato
Gallucci, di cui don Mario è stato il degno
erede e prosecutore nell’evangelizzazione.
Antonio Centonze |
Si è
spento Don Mario Spinello
di Giacomo Amati
La Gazzetta del Mezzogiorno del 9 Giugno 2016
MIGLIONICO.
Alcuni improvvisi e sorprendenti rintocchi delle campane del
campanile della Chiesa Madre, nella tarda serata di martedì
scorso (7 giugno), in paese, hanno scandito il tempo:
richiamavano l’attenzione della comunità: alle 22,20, presso
l’ospedale “Madonna Delle Grazie” di Matera, ove era ricoverato
da un paio di giorni, per uno scompenso cardiaco, si era spento
don Mario Spinello, 93 anni (li avrebbe compiuti il prossimo 21
luglio). Arciprete della parrocchia di Santa Maria Maggiore per
ben 42 anni, dal 1965 al 2007, don Spinello, proprio alcuni mesi
fa (lo scorso mese di febbraio, in Consiglio comunale, era stato
insignito dal sindaco Angelo Buono (Pd) con l’onorificenza di
“Cittadino benemerito” che ne sottolineava i molteplici meriti
in campo religioso, sociale, sportivo e culturale. Don Mario era
nato il 21 luglio 1923 a Vigodarzere, in provincia di Padova, e,
dopo aver partecipato al secondo conflitto mondiale come
cappellano militare, si iscrisse al seminario “Beato Gregorio
Barbarigo” di Padova e il 21 febbraio del 1948 fu ordinato
sacerdote. Negli anni successivi fu educatore in un orfanotrofio
di Rieti e poi nell’Opm (Orfanatrofio provinciale maschile) di
Matera fino al 1958. Nello stesso anno fu nominato sacerdote
della parrocchia “Cristo Re” di Pisticci, ove restò fino al
1965. Dal 28 novembre dello stesso anno, all’età di 42 anni, don
Mario si trasferì a Miglionico, ove, come guida spirituale della
parrocchia di Santa Maria Maggiore, cominciò la sua lunga opera
di evangelizzazione all’interno della comunità, divenendone ben
presto un luminoso punto di riferimento. Commosso il ricordo del
sindaco Angelo Buono che, per oggi (9 giugno), giorno dei
funerali, ha proclamato il lutto cittadino. “Don Spinello –
osserva il sindaco - in virtù delle sue molteplici e spiccate
competenze, non solo come religioso, ma anche come educatore,
storico, scrittore ed esperto di musica ed arte, è stato un
“faro” all’interno del paese, facendolo crescere sotto ogni
punto di vista. Don Mario – continua – è stato un protagonista
della storia del nostro paese; ha dimostrato di saperlo amare,
prendendosi cura dei suoi innumerevoli problemi”. Per l’ultimo
saluto da parte della comunità migliochese, la salma di don
Spinello sarà esposta nella chiesa del Purgatorio, in piazza
Popolo. I funerali, che saranno presieduti da don Mark Anthony
Stanislaus, si svolgeranno oggi (9 giungo), alle 16, nella
Chiesa Madre. La salma di don Mario sarà tumulata in un loculo
donato dal Comune, nel cimitero cittadino, vicino alla tomba di
un altro illustre religioso, don Donato Gallucci.
Giacomo Amati
|
In ricordo di
Don Mario
di Domenico Sarli 8 Giugno 2016
Carissimo
don Mario,
l’ultima volta ci siamo lasciati con un “arrivederci”.
Sono le ore 23,10 del 7 giugno 2016, ricevo una
telefonata; mia madre mi comunica che le campane della
Chiesa Madre di Miglionico annunciano la tua salita “in
cielo”.
Terminata la telefonata, commosso, ho sentito il
desiderio di scriverti per rievocare alcuni momenti,
trascorsi insieme, della mia vita giovanile.
La mente mi porta al lontano 1965 a quella serata
umida…al tuo insediamento nella nostra comunità con la
nomina di Arciprete della Insegne Collegiata “S.Maria
Maggiore” di Miglionico e ricordo la calorosa
accoglienza di tutti i parrocchiani!
Ricordo che gli onori di casa, a te e a Mons.
Palombella-Arcivesco di Matera, sono stati fatti dagli
scouts (di cui facevo parte) e da tutta la comunità
capeggiata dal sindaco Dott. Veneziano. Avevo 15 anni,
quando sei arrivato fra noi, l’età in cui si sviluppa il
carattere di un ragazzo!
E oggi mi sento di dire che parte della mia formazione
spirituale sia dovuta anche a te, base indispensabile
per prevenire i mali sociali cercando di affrontare con
l’aiuto di Dio ciò che la vita ci riserva serenamente.
In poco tempo sei riuscito a riempire la sacrestia di
giovani, hai costituito due squadre di calcio con il
preciso intendo di creare una competizione leale ed
emulativa secondo gli insegnamenti del cristianesimo.
La tua formazione spirituale si traduceva nell’amore a
Dio che si manifesta nell’amore ai fratelli.
I ragazzi di Miglionico, in quegl’anni di profonda crisi
economica, grazie a te, hanno visto il mare per la prima
volta (ricordo che la tua macchina “AUDI“ era sempre
piena di giovani sorridenti!
Sono ancora impresse nella mia memoria alcune immagini,
come quella della domenica del 14 gennaio 1968, quando
mi trovavo a casa tua,e il Telegiornale delle ore 20,00
comunicava la notizia del terremoto del Belice. E di
conseguenza la tua fraterna benedizione quando noi scout
abbiamo deciso di partire per aiutare la popolazione
siciliana colpita da quell’enorme catastrofe!.
Hai dato inoltre un valido contributo ai cittadini tutti
recuperando e rivalutando alcune opere artistiche sopite
per lungo tempo sotto le polveri del nostro piccolo
paese.
La tua iniziativa era spinta dal concetto che la Chiesa
è chiamata a favorire le arti nella loro autentica
bellezza così che esse possano risvegliare l’uomo dal
torpore dell’indifferenza rivelandogli attraverso lo
splendore delle forme la “religione in spirito e verità“
annunciata da Cristo.
Rimarrai per sempre nel mio cuore e, sono sicuro, che
verrai ricordato da tutti coloro che ti hanno conosciuto
per il tuo impegno di maestro e formatore di valori
umani e cristiani. Grazie!
Mimmo Sarli |
Don Mario…
Era la dolcezza
in un suono di voce
e una carezza di luce
con lo sguardo innocente.
Era il pensiero audace
in un giorno oscuro
e la parola soave
nell’omelia fedele.
Era il passo compiuto
in uno spazio ambizioso
e la mano protesa
in un gesto d’amore.
Era la preghiera taciuta
nella forma di un vuoto
e la novena sommessa
in un atto di fede.
Era la carne coesa
alla vita devota
e una forma che vive
in un ricordo diffuso.
Nunzia Dimarsico
8 Giugno 2016
(In occasione della morte di Don Mario Spinello) |
Missione
A Don Mario per la sua
quarantennale missione pastorale in
Miglionico
di
Michele Lopergolo
Miglionico, S.
Natale 2005
E qui giunse
l'antoniano presule
per vocazione pastore d'anime
nell'assolata landa lucana.
Con immutato entusiasmo
governa l'indigeno gregge
irrorando il Verbo di Cristo
nell'Evangelica sua missione
tra le terrene quotidiane traversìe.
Provetto e sagace curatore
delle sacre miloniane vestigia
ambasciatore di storica locale vita
con nostro gaudio
è altresì divenuto.
Sommamente riconoscente
seppur tacitamente
"vox populi"
qui ringrazia. |
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Don Mario
Spinello festeggiato per i suoi 92
anni.
AUGURONI, DON MARIO
Nostri auguri
particolari a Don Mario |
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MIGLIONICO - Prestigioso
riconoscimento al religioso già arciprete della parrocchia di
Santa Maria Maggiore
Onorificenza di
"Cittadino benemerito" a Don Mario Spinello
Giacomo
Amati - Miglionico,
28.01.2016 |
MIGLIONICO.
“Cittadino benemerito”. Il prestigioso riconoscimento sarà
conferito al religioso don Mario Spinello, arciprete
della parrocchia di Santa Maria Maggiore per ben 42 anni, dal
1965 al 2007, dal sindaco Angelo Buono (Pd), in Consiglio
comunale, appositamente convocato, in seduta straordinaria, per
domani, venerdì 29 gennaio, alle 16, nell’auditorium del
Castello del Malconsiglio.
Don Spinello, che ha 93 anni e risiede a Miglionico, in
un’abitazione di via Torchiano, è stato la guida spirituale
della comunità cattolica miglionichese, ma anche insegnante di
scuola secondaria di primo grado per circa vent’anni. Mai, in
passato, nessun religioso aveva guidato la parrocchia per un
periodo così lungo. Quando giunse a Miglionico, nel lontano 28
novembre 1965, all’età di 42 anni, don Spinello cominciò a fare
evangelizzazione all’interno della comunità anche attraverso la
pratica dello sport, soprattutto del calcio, e delle attività
ludiche. In paese, si distinse subito per le sue molteplici
doti, non solo di religioso, ma anche di insegnante, scrittore e
per le sue spiccate competenze di storico ed esperto di musica
ed arte. Per tanti anni, don Mario, per la comunità
miglionichese, ha rappresentato un luminoso punto di riferimento
sotto ogni profilo, prendendosi cura anche dei problemi sociali,
aiutando, soprattutto i giovani, anche nella ricerca del lavoro.
In virtù di queste ragioni, domani, il sindaco Buono gli
conferirà l’onorificenza di “Cittadino benemerito”. Giacomo
Amati |
CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 GENNAIO
2016
Conferimento del titolo di cittadino
"Benemerito" a Don Mario Spinello,
ex arciprete dell'insigne collegiata
Santa Maria Maggiore di Miglionico (MT)
Di seguito l'intervento del
Consigliere Antonio Digioia a
nome del Gruppo Consiliare M5S
Miglionico.
"Anche il Gruppo Consiliare del
M5S si associa ai ringraziamenti nei
confronti del grande ed inimitabile
don Mario per tutto quello che ha
rappresentato e che tutt'ora
rappresenta per Miglionico.
Indubbiamente una pietra miliare
della nostra comunità, un pezzo di
storia che nessuno mai riuscirà a
cancellare.
Un esempio di vita per intere
generazioni, una personalità di
spicco per il senso di grande
appartenenza alla cittadina
miglionichese, per la sua immensa
cultura accompagnati da una grande
dedizione e generosità.
Don Mario ha fatto tanto in campo
socio culutrale, chi di noi non ha
frequentato da ragazzino la
parrocchia, l'ACR, il teatrino, la
scuola cantorum ? o non ha
partecicipato ad uno dei tanti
pellegrinaggi in varie parti
d'Italia che Don Mario organizzava
per i giovani? Penso che un pò tutti
ci siamo passati...
Ci sarebbe tanto da raccontare in
merito ad una persona così
straordinaria e penso sia scontato
raccontare dell'immensa cultura e
dedizione che don Mario ha
generosamente offerto alla comunità
miglionichese.
Mi limito perciò a ricordare un
breve periodo che mi ha visto
personalmente protagonista insieme
anche al consigliere Piccinni e al
ragionier Mimì De Novellis che
purtroppo ora non è più con noi.
Ricordo che un pò di anni fa, con le
persone appena citate aiutavo a
portare la contabilità settimanale
delle offerte e delle spese
parrocchiali.
In poche parole un giorno a
settimana, di solitò il lunedì, ci
riunivamo in sacrestia alla presenza
di Don Mario e contavamo tutte la
monetine delle offerte e annotavamo
su un registro le spese sostenute in
settimana.
Ricordo che molto spesso capitavano
delle spese impreviste o dovute
all'organizzazione di eventi
culturali o dei tanti pelegrinaggi
dell'ACR.
Don Mario perciò ci prospettava
queste spese ma molto spesso le
offerte non bastavano.
Al chè gli dicevamo "don Mario, i
soldi in cassa non bastano" e lui
ogni volta, con tono rassicurante,
ci rispondeva" Non preoccupatevi
ragazzi miei, dove non arrivano le
offerte dei fedeli arriverà la mia
pensione"
Anche questo è Don Mario Spinello,
non finiremo mai di ringraziarlo".
Antonio Digioia |
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Intervento di Vincenzo BORELLI, ex
Sindaco di Miglionico
Voglio
innanzitutto esprimere le mie felicitazioni
e le mie congratulazioni a Don Mario
SPINELLO per questo alto riconoscimento
fatto dal Sindaco e dall'Amministrazione
Comunale di Miglionico.
Colgo, quindi, l'occasione per salutare il
Sindaco Angelo Buono unitamente a tutto il
Consiglio Comunale riunitosi in seduta
straordinaria proprio per questo bellissimo
evento. Saluto con affetto e stima Don Marc
e Don Rocco oltre a tutti gli intervenuti a
questa manifestazione. Certamente Don Mario
Spinello ha rappresentato per la cittadina
di Miglionico un riferimento dal punto di
vista religioso, quindi spirituale, sociale,
culturale e storico. Il suo nome oltre ad
essere scolpito nel cuore di tutti noi,
certamente rimarrà negli annali della storia
del nostro paese. Io ho avuto la fortuna di
essere uno dei primi collaboratori di Don
Mario ed essere stato collaboratore non
significa essere entrato nelle grazie, ma
anche essere parafulmine di incomprensioni,
di tensioni e di aspettative tradite. Non
ero presente il giorno del suo arrivo e
insediamento a Miglionico in quanto ero in
Seminario dove stavo frequentando il V°
Ginnasio. Il mese di febbraio successivo,
febbraio 1966, abbandonai il Seminario e me
ne venni a Miglionico. Ero stato in
Seminario per cinque anni e potete
immaginare quale forte impatto fosse per me
entrare nella vita civile e quotidiana
(parlavo male il dialetto, dovevo farmi gli
amici, dovevo prepararmi privatamente per
affrontare gli esami di licenza ginnasiale).
Venuto a Miglionico gioco-forza incontrai
Don Mario. Conobbi prima il parroco, cioè il
padre spirituale e poi l'upomo. Come padre
spirituale mi incoraggiò ad affrontare la
vita con serenità e coraggio facendomi
capire che la mia vocazione non era quella
di farmi prete-missionario (vocazione che
avevo perso uscendo dal seminario), bensì
quella di marito, di padre, di nonno, di
operatore del sociale. Rimasi sempre
attaccato alla vita della Chiesa diventando
subito un suo collaboratore come cantore,
organista, organizzatore di eventi sportivi,
ecc...
Don Mario aveva ereditato una Chiesa senza
riferimenti, direi quasi una Chiesa in
abbandono in quanto con la vecchiaia, poi la
malattia e quindi la morte dell'amabilissimo
Don Donato Gallucci, al quale tanto deve la
cittadinanza di Miglionico, avevano un pò
allontanato le persone dalla vita attiva
della parrocchia.
Don Mario che proveniva da un'altra
esperienza di parroco della Parrocchia
Cristo Re di Pisticci seppe subito far
lievitare l'attaccamento e il fervore della
Comunità Parrocchiale di Miglionico. Iniziò
subito ad avvicinare i giovani. Formò due
squadre di calcio l'OLIMPIA e la JUNIOR
facendo da subito far avere risalto al
piccolo Comune di Miglionico con le
affermazioni e i successi sportivi
specialmente dell'OLIMPIA. La politica
portata avanti da Don Mario con i giovani
era che chi non veniva a Messa la Domenica
rimaneva fuori dalla formazione. Chi ha
vissuto quegli anni ricorderà che Don Mario
faceva da allenatore, da arbitro (ricordate
i rigori dati per presunti falli fatti
addirittura nell'altra area? Ricordate la
frase " Hei cuccone. tira, corri " e così
via. Sta di fatto che chi per giocare a
calcio e chi perchè attratto dalla pastorale
di Don Mario, la Chiesa si rinvigorì di
forze giovani. Intorno al calcio giravano
decine e decine di giovani e a qesti da
aggiungere altre decine e decine di giovani,
specialmente donne, che facevano parte di
una Schola Cantorum Polifonica. Fu la prima
esperienza di canto in polifonia a
Miglionico. Chi ricorda quando Don Mario
durante le celebrazioni lasciava l'Altare e
si metteva all'organo specialmente per la
esecuzione della Messa da Lui composta che
ancora oggi mi onoro di far cantare? A
questa schiera di giovani si aggiungevano
anche i giovani scouts (se non ricordo male
era il gruppo Edelwais Miglionico 1°
dell'ASCI voluto dallo stesso Don Mario).
Nel 1966 a Miglionico chi conosceva il mare?
Pochissime persone. Don Mario riempiva la
sua macchina, prima la Wolsvagen e poi
l'AUDI (a quei tempi a noi sembrava una
macchina immensa) di raggazzi e si andava a
Lido 48. Sapete che don Mario è stato lo
scopritore, il pioniere di Lido 48 all'epoca
sembreva un lido immenso ed incontaminato.
C'eravamo solo noi.
Ma la nota più positiva di Don Mario, e per
questo gli vogliamo tantissimo bene, è stata
quella di sentirsi da subito Miglionichese.
Lui ha fatto conoscere Miglionico e le sue
bellezze, culturali, storiche, artistiche a
tutto il mondo. Certamente le opere per le
quali Miglionico è resa importante e famosa,
non le ha portate Don Mario, ma Lui ce le ha
fatte scoprire (il Castello con la congiura
dei baroni, il Polittico di Cima da
Conegliano, Il Cristo di Fra Umile di
Petralia, Padre Eufemio da Miglionico, il
madrigalista Don Marcantonio Mazzone, il
musicista Francesco Stabile, l'essere la
nostra Chiesa Madre Cattedrale Pontificia,
la presunta attribuzione al Tintoretto della
tela della Beata Vergine Assunta in Cielo
che sovrasta l'Altare Maggiore e così via).
E' stato un grande studioso della storia di
Miglionco ed ancora oggi chiedono di lui i
visitatori che ritornano nel nostro paese.
Che dire di più? E' stato un grande
combattente su tutte le tematiche della
comunità di Miglionico, ma specialmente
sulle opere di ristrutturazione della Chiesa
Madre e sul recupero della Chiesa del
Convento (Liti con la Sovraintendenza, con i
progettisti, con le ditte esecutrici deiu
lavori). E chi si dimentica gli annuali
cammini delle Confraternite della Diocesi
con Lui a capo delle stesse in qualità di
delegato Diocesano delle Confraternite?
Don Mario, rimarrai sempre nei nostri cuori
e il conferimento della benemerenza di
quest'oggi è giusto un piccolo
riconoscimento di quello che Tu hai fatto ed
hai rappresentato per la Cittadina di
Miglionco.
Sono convinto che il Tuo nome per il lavoro
e per la passione profusa sarà scolpito a
caratteri cubitali nella storia del Tuo e
nostro Paese Miglionico.Ti vogliamo bene Don
Mario. Vicenzo Borelli |
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Questo
signore padovano, definito “il parroco
venuta da lontano”, “il parroco
stakanovista”, per mezzo secolo nella sua
dimora posta di fronte la Chiesa Madre, ha
accolto tanti ragazzi, per molti casa,
biblioteca, luogo di studio e di
apprendimento, luogo di svago e di
intrattenimento, luogo per pranzare, cenare
e guardare la TV. Sono state davvero tante
le serate trascorse da intere generazioni
alla TV a colori: “fresca di invenzione”.
Uomo di cultura eccelsa, oltre ad assolvere
le funzioni di parroco della comunità, è
stato un prezioso dispensatore di consigli,
adoperandosi sempre per difendere e
valorizzare le bellezze artistiche ed
architettoniche, ma queste cose sono
risapute. Ora la parte più genuina: si è
sempre adoperato da buon “padovano”,
convertito poi ad essere un lucano doc, per
far crescere culturalmente i tanti ragazzi
che lo affiancavano in ogni momento della
giornata, ragazzi he lo seguiva nello sport,
nella vita sociale, nel cammino di fede.
Come si può dimenticare i primi “approdi al
mare”, con il suo maggiolone verde da soli 5
posti, qualche volta ne diventavano dieci e
se c’era l’ALT delle forze dell’ordine,
classica frase “Sono orfanelli!”.
Destinazione “lido 48” per la gioia di
tanti, la partita a bocce, la lezione di
nuoto, la pausa pranzo (pane, nutella e
marmellata), un goccio di vino, melone da
tirar fuori dalla sabbia: questo era il menù
fisso, seguiva la passeggiata. Con gli anni
che passavano, nasceva la storia tra i
miglionichesi e Don Mario, una storia fatta
di tantissimi eventi culturali, sportivi,
religiosi e anche da tanti insegnamenti,
destinati a segnare un’epoca, una storia
fatta di semplicità ed impegno, un cordone
ombelicale forte che non si è mai staccato.
Grazie per tutto quello che ci hai trasmesso
“cittadino benemerito”, lo hai meritato sul
campo “GRANDE MAESTRO ECCELSO DI VITA”. A
nome mio personale e di tutti quelli che
hanno avuto la fortuna di conoscerti,
auguriamo altri 100 anni così. Giuseppe
Ventura |
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Intervento di Antonio LABRIOLA,
Miglionicoweb
Desidero
intervenire per portare la mia testimonianza
relativa alla bellissima iniziativa
dell'Amministrazione comunale di Miglionico
a favore di Don Mario Spinello.
Don Mario è stato una molla importantissima
che ha fatto scattare in me l'esigenza di
trasferire su un sito web tutte le mie
conoscenze sulla nostra cittadina.
Vent'anni fa, in una delle uscite didattiche
fatte a Miglionico con i miei alunni della
Scuola Media Statale "N. Festa" di Matera,
don Mario ci fece da guida illustrando in
modo sapiente i monumenti, le opere d'arte,
i quartieri medioevali, ecc. Registrai tutto
su un nastro che conservo gelosamente tra i
miei documenti. Pensai: "Perché non rendere
pubblica la testimonianza molto puntuale di
Don Mario?"
Da ciò ebbe inizio l'iter per la
realizzazione del sito Miglionicoweb. Don
Mario mi è stato di grande aiuto mettendosi
a disposizione per tutto. Mi ha permesso,
con la meraviglia di molti, di consultare la
sua vastissima biblioteca. Mi ha consentito,
addirittura, di fotocopiare pagine di
registri antichissimi di personaggi storici
del nostro paese (vedi registro battesimo di
F. Stabile).
Mi ha regalato tantissimi volumi scritti da
lui sulla storia, sulle opere d'arte, sui
personaggi storici, ecc. di Miglionico il
cui contenuto è diventato il substrato del
mio sitoweb messo a disposizione di tutti.
Desidero fare un pubblico ringraziamento a
Don Mario per la sua disponibilità mostrata
nei miei confronti, per la sua gentilezza e
cordialità, per la sua competenza di storico
che hanno contraddistinto l'intera sua vita
trascorsa a Miglionico.
Grazie Don Mario e auguri per questo
importantissimo riconoscimento dell'intera
comunità Miglionichese. Antonio Labriola |
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MIGLIONICO.
Un religioso geniale ed autorevole, don
Mario Spinello, 93 anni, da oggi è “Cittadino
benemerito” della comunità miglionichese,
ove, per ben 42 anni, dal 1965 al 2007, ha
guidato la parrocchia della chiesa di Santa
Maria Maggiore. Il prestigioso
riconoscimento, la più alta benemerenza a
livello municipale, gli è stato conferito
dal sindaco Angelo Buono (Pd), nel corso del
Consiglio comunale, riunitosi
nell’auditorium del Castello del Malconsiglio, in seduta straordinaria. E’
stato un grande atto d’amore, condiviso con
voto unanime e commosso dalla civica
assemblea, rivolto a un uomo che, per
decenni, ha saputo amare Miglionico con
tutto se stesso, contribuendo a renderlo
migliore. La poliedrica ed autorevole
personalità di don Spinello, religioso,
insegnante, scrittore, storico, esperto di
musica ed arte, è stata mirabilmente
illustrata prima dal sindaco Buono e poi
dalle numerose e commosse testimonianze che
hanno messo in evidenza le numerose doti
umane, educative e culturali di un uomo che
ha fatto la storia di Miglionico e il cui
nome, don Mario Spinello, resterà scolpito
per sempre nel cuore dei miglionichesi.
Appassionati e di alto spessore culturale
sono stati gli interventi sia dei
consiglieri comunali, Antonio Digioia,
Michele Piccinni, Antonio Perrino
e Anna Maria Manzara, sia del
prof. Antonio Labriola, del prof.
Giuseppe Ventura, dell’ins. Maria
Pecora, dell’ex senatore Saverio
D’Amelio, sindaco di Ferrandina, dell’ex
sindaco di Miglionico Vincenzo Borelli,
di don Rocco Rosano, parroco di
Pisticci, e di mons. Pier Domenico Di
Candia, reggente vicario della diocesi
di Matera-Irsina.
Alla cerimonia pubblica celebrativa della
straordinaria personalità del religioso
hanno presenziato autorità civili, religiose
e militari, tra cui, il prefetto di Matera
Antonia Bellomo, gli ex sindaci di
Miglionico, Francesco Veneziano e
Maria Signorella, unitamente a don
Mark Anthony Stanislaus, parroco di
Miglionico. “Don Mario – ha precisato il
sindaco Buono – ha contribuito a rendere
migliore il nostro paese, rendendolo
culturalmente più evoluto. Ha dimostrato di
saperlo amare, prendendosi cura dei suoi
innumerevoli problemi”. Poi, tra la
commozione generale, gli ha donato una
pergamena ed una targa ricordo per
testimoniare i sentimenti di gratitudine nei
suoi confronti da parte della comunità. “Don
Mario è stato la luce di questo paese”, ha
osservato don Rocco Rosano. Un protagonista
inimitabile di una storia affascinante ed
unica. Una storia fatta anche di impegno
sociale e civile: non potrà essere
dimenticata. Mai. Potrà essere d’esempio. Un
modello di cui far tesoro. Magari, da
imitare. Giacomo Amati - Da "La
Gazzetta del Mezzogiorno" del 2 Febbraio
2016 |
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Conferimento dell'onorificenza
di "Cittadino benemerito" da parte
del Consiglio comunale di Miglionico a Don Mario
Spinello, già arciprete della
parrocchia di Santa Maria Maggiore (vedi
filmato)
Vedi altre immagini della
manifestazione |
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Pergamena Benemerenza conferita a
Don Mario |
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