Cima
da Conegliano - Soprannome di Giovanni Battista Cima (Conegliano 1459
ca. - 1517 ca.), pittore italiano, tra i più celebri esponenti della scuola
veneziana tra il XV e il XVI secolo. L'apprendistato, iniziato nella città
natale, fu completato a Venezia, dove Cima è sicuramente documentato dal 1492
(se non dal 1486, quando un "magister Zambatista pictor" inviava da Venezia a
Conegliano un vessillo dipinto). Gli influssi dal Giambellino e da Alvise
Vivarini, evidenti fin dalle prime opere, fanno supporre che Cima frequentasse
talvolta la bottega d'uno di questi celebri pittori veneziani, o di entrambi.
Tra i
primi lavori di Cima figurano diverse pale destinate ad altari della terraferma
veneziana (Madonna col Bambino e i santi Giacomo e Gerolamo, 1489, Museo
civico di Vicenza; Madonna e santi per il Duomo di Conegliano); vi appare
già definito lo stile che,
con poche varianti sostanziali, avrebbe contraddistinto anche le opere
posteriori: un armonioso linguaggio classico ripreso dal Giambellino e dal
Vivarini, memore anche delle pale veneziane di Antonello
da Messina, con espressive figure simmetricamente disposte sui primi piani
davanti a naturalistici paesaggi collinari: una pittura intrisa di luce,
straordinariamente serena e rasserenante.
Il
fatto di essere riuscito ad aggiudicarsi l'esecuzione della pala per l'altare
maggiore di San Giovanni in Bragora (Battesimo di Gesù, 1492) attesta il
conseguimento del successo anche nella capitale; negli anni attorno al 1500 fu
il più prolifico autore di pale d'altare per le chiese veneziane, più
dell'anziano Bellini o dei giovani pittori affermatisi all'inizio del XVI
secolo, quali Giorgione, Tiziano o Palma il Vecchio (San Giovanni Battista
per la Madonna dell'Orto, 1493-1495 ca.; Madonna dell'Arancio, Gallerie
dell'Accademia; San Pietro Martire tra i santi Nicolò e Benedetto per il
Corpus Domini, ora a Brera, Milano). Cima trovò inoltre estimatori fuori dal
Veneto: la Galleria nazionale di Parma, oltre a due suoi tondi a soggetto
mitologico (tra le rare incursioni dell'autore nell'iconografia profana), ospita
le pale inviate dall'artista nella città emiliana.
Dal
Battesimo di San Giovanni in Bragora (Venezia) al Riposo nella fuga in Egitto
(Lisbona, Fondazione Gulbenkian), dal Polittico di San Fior (Conegliano, chiesa
parrocchiale), alle numerose Madonne col Bambino e Sacre conversazioni,
l'arte del Cima si svolge con assoluta coerenza, rinnovandosi a contatto con la
rivoluzione di Giorgione, ma conservando intatto il fascino della sua fresca e
viva ispirazione fin nelle opere più tarde: Deposizione (Parma, Pinacoteca),
Adorazione dei pastori (Venezia, chiesa del Carmine).
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