In
quegl'anni l'abbigliamento era molto diverso per giovani e
per anziani. Infatti gli anziani erano
molto legati alle vecchie tradizioni e si vestivano in un modo che oggi
definiremmo strano.
Le donne usavano vestiti lunghi, con gonne pieghettate e larghe; avevano un
corpetto stretto con bottoni e colletto alto. Le maniche erano gonfie sulla
spalla e man mano si stringevano sulle braccia. L'abbigliamento era di colori
scuri, spesso completato da un fazzoletto legato in testa. Le scarpe erano basse
e si intravedevano appena sotto il vestito. I nonni, invece, e così anche gli
uomini adulti, portavano nei giorni di festa di solito camicia chiara e
pantaloni scuri. I più ricchi si distinguevano dalla cravatta e i medici
portavano spesso colli inamidati e pantaloni ad imbuto con una piega sotto. Nei
giorni feriali, invece, si andava vestiti con pantaloni e giacche rammendati e
scarpe più volte riparate. Quando faceva freddo, s'indossava un ampio mantello
di tela pesante e si portavano degli stivali alti fino al ginocchio. Le donne
adulte vestivano con gonne lunghe fino al polpaccio e portavano i capelli di
solito legati. I bambini, quando era estate, vestivano solo con un paio di
pantaloncini con una sola
bretella, senza maglia e spesso scalzi. D'inverno
portavano
pantaloni troppo stretti o troppo larghi che erano stati già usati dai fratelli
maggiori. Molte volte non possedevano un cappotto e indossavano delle giacche
sottili con sotto tante maglie di lanolina leggera. Le scarpe erano spesso
troppo strette ed era un evento quando se ne comprava un nuovo paio, ovviamente
più grande dell'effettiva lunghezza del piede, perché durassero più a lungo.
Avevano solo un completo elegante che durava tanti anni ed era indossato durante
la festa patronale, a Natale e a Pasqua. Le bambine usavano i vestiti delle
sorelle più grandi, sempre di colori scuri, in modo che non si notassero le
macchie. Anche loro avevano solo un vestito elegante, questo dipendeva dalla
condizione economica delle famiglie. Le bimbe più ricche indossavano vestiti con
gonne arricciate, maniche gonfie; questi erano di colori chiari. Le bambine più
povere, invece, avevano vestiti corti e semplici; infatti, per le gonne
arricciate, era necessaria più stoffa e le famiglie più povere cercavano di
consumarne il meno possibile. Per i neonati tutto era diverso. Infatti questi
erano avvolti fino al collo con fasce di cotone o di lanolina. Molte nonne
affermano che era semplicemente per tradizione, perché, così facendo, pensavano
di far crescere le gambe del bimbo più dritte.
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