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GIOCHI DEL PASSATO |
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La fionda.
Una
volta tutti, o quasi,
i bambini si costruivano una fionda, principalmente per cacciare uccelli.
Veniva utilizzato un ramo forcuto adeguatamente modellato sul fuoco. Due
elastici (ricavati dalle camere d'aria delle ruote delle biciclette o delle
automobili) venivano ben legati ai bracci della fionda e ad un pezzetto di
pelle che si ricavava da scarpe abbandonate. |
A
lu puaret'.
Dopo aver scelto una parete ben solida e "piena", i giocatori facevano rimbalzare
su di essa la moneta o il
bottone di taglio, per mandarla/o il più lontano/a possibile. Vinceva quel giocatore che
riusciva a far fermare la propria moneta ad un palmo da quella o quelle lanciate dai
giocatore precedenti. La posta in gioco veniva stabilita prima di iniziare a giocare. Il
numero dei giocatori era vario. |
La
spada.
Un
giocattolo realizzato
direttamente dai bambini era la spada. La spada era costituita da un
pezzo di legno ben piallato e appuntito sulla cui estremità veniva attaccato
con un chiodo un altro pezzo di legno più corto, da formare una croce. La
spada veniva portata infilata tra i passanti dei pantaloni.
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L'arco.
L'arco e le relative frecce venivano costruiti
adoperando le stecche di un ombrello non più utilizzabile. Alle estremità
della stecca si legava lo spago
e l'arma era ben realizzata. Un contenitore di stoffa aveva la funzione
della faretra.
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Gli zufoli.
Si utilizzavano gli steli dell'erba primaverile. Si praticava su di essi una
fessura con un coltellino (quasi tutti i bambini ne avevano uno) nei pressi del nodulo.
Dall'altra parte si soffiava del fiato e, se tutto era stato fatto a regola d'arte, veniva
fuori un suono.
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I pupi d'argilla.
Nel periodo natalizio ci si divertiva a realizzare pupi d'argilla
per il presepe, rappresentanti pastori, pecorelle, buoi, asini, animali che venivano
dipinti con vari colori.
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Il carro
armato.
Per costruire il carro armato erano necessari un rocchetto, un
elastico, una candela e un fermaglio per capelli (nu f'rr'ttin'). L'elastico, tagliato
nella giusta misura, veniva infilato nel foro del rocchetto, passato attraverso il
pezzetto di candela e fermato cu' f'rr'ttin'. Veniva fatta girare la candela per far
attorcigliare l'elastico. Posto per terra, il carro armato si muoveva, riuscendo a
superare anche piccoli ostacoli. |
Il monopattino.
Ci si rivolgeva ad un falegname per procurarsi delle tavole per realizzare la base e
il manubrio; ad un meccanico per procacciarsi due cuscinetti che venivano montati sulla
base. Un volta realizzato il monopattino, ci si portava sulla "rotabile" o
"vianova" per mettere in mostra la propria capacità di mantenersi in equilibrio
e di saper guidare il mezzo in velocità. |
Lu Cuarratiedd'.
Veniva realizzata allo stesso modo
del monopattino. Era, però, più stabile, in quanto aveva una base molto larga e,
quindi, si reggeva su tre cuscinetti. Il manubrio era basso, a livello della
base, a differenza di quello del monopattino che era alto ad altezza della
cintura.
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Lu ciucch' e la mannedd'.
Il gioco era
costituito da un pezzo di legno cilindrico appuntito ai due lati e da una tavoletta
schiacciata che si poteva agevolmente impugnare. Dopo avere colpito
lu ciucch'
nella sua parte appuntita con la mannedd', bisognava lanciarlo il più lontano
possibile. L'altro giocatore doveva rilanciare
lu ciucch' con le mani in un punto
delimitato. Se riusciva nell'intento, le parti dei giocatori venivano invertite.
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Spacca mattoni.
Il gioco si effettuava sui
marciapiedi. I giocatori lanciavano in aria una moneta o un bottone. Risultava
vincitore colui il quale riusciva a far posare la moneta o il bottone nella
parte più centrale del mattone. |
Il cerchio.
Ogni bambino aveva il suo
cerchio. Era, forse, il gioco più diffuso. Era costituito da un
tondino di ferro circolare o da un cerchione di bicicletta. Il cerchio
veniva guidato da un un'asta di metallo appositamente modellata a forma di
U. La bravura dei bambini consisteva nel saper guidare bene il loro cerchio,
anche ad una certa velocità. Era un modo genuino e spontaneo di fare sport a
buon mercato. |
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Cavall'
e sc'mmuent' .
Un ragazzo si piegava in
avanti con le mani appoggiate alle ginocchia, mentre un altro faceva il salto
della cavallina. Quest'ultimo, a sua volta, dopo il salto, si metteva un po' più
avanti nella stessa posizione del primo e così di seguito. |
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Sassolini
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Dopo aver scelto cinque sassolini, se ne prendeva uno e lo si lanciava in
aria. Mentre il sassolino lanciato era ancora sospeso, si prendeva da terra un
solo sassolino che veniva raccolto con una mano insieme a quello lanciato. In
seguito si lanciava nuovamente un sassolino per aria e, questa volta, si
raccoglievano da terra altre due pietroline e così via, per tante volte quante
erano le pietroline stabilite per il gioco. Alla fine bisognava raccogliere con
una sola mano il sassolino lanciato e tutti quelli che erano a terra,. Nel caso
ne cadeva uno, il gioco passava ad un altro giocatore. Man mano che le
pietroline si prendevano da terra, non bisognava farle toccare tra loro. |
Fazzoletto
Un ragazzo si metteva al centro
con un fazzoletto in mano. Due giocatori si avvicinavano a lui e dei due vinceva
chi riusciva a prendere il fazzoletto e a scappare senza essere toccato
dall'avversario. |
Pallone di carta o di pezza
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I bambini erano soliti giocare
nelle strade o nelle piazzette del paese.
Bastava, quindi, un bel niente per organizzare una partita di calcio tra due
gruppi di ragazzi.
La passione per il calcio era tale che, non potendo permettersi
un vero pallone, si ricorreva a degli espedienti che, bene o male, servivano
allo scopo. Di fatto, si costruivano dei palloni pressando carta di giornali
fino a farne assumere la forma di una sfera. Per fare mantenere questa forma ed
evitare anche che la carta cedesse, si avvolgeva dello spago come se fosse un
gomitolo. Lo stesso procedimento lo si usava per palloni costruiti con vecchi
stracci. Rami o piccoli cumuli di pietra fungevano da pali delle porte. |
Zufolo di canna - Lo zufolo, strumento musicale artigianale, era costruito
utilizzando un pezzo
di canna, opportunamente svuotato e dotato di
fori che, chiusi o aperti con le dita, servivano a fare emettere suoni di varie
tonalità.
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Girandola
a quattro punte -
Costruire una girandola era estremamente facile. Si prendeva un foglio di carta
e lo si tagliava in
modo da ricavare un quadrato avente un lato di 15
o 20 centimetri (la misura poteva variare a secondo delle esigenze). Fatto
questo , si tagliava il foglio diagonalmente avendo cura che il taglio non
superasse il centro del foglio. Si formavano così 4 triangoli uniti tra di loro
al vertice Prendendo il lembo di ogni triangolo (in senso orario) lo si doveva
spostare al centro in modo da formare un’elica
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Cerbottana
- La cerbottana era
facile da costruirsi. Si prendeva
una sezione di canna o di tubo nel quale veniva
introdotto il “proiettile”, cioè carta arrotolata a cono, che veniva poi espulso
soffiando con forza. In mancanza di canna o tubo , veniva creato un cartoncino a
forma cilindrica che serviva allo stesso scopo. Il gioco diveniva pericoloso
quando la punta del“proiettile” era fornito di spillo.
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Tutte le illustrazioni dei giochi sono di
Federico Cardanobile |
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