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CLASSE PRIMA SEZ. I |
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L'OSTRACISMO Nell’Assemblea democratica prevaleva chi aveva maggior fascino, maggiore abilità, maggiore capacità di convincere gli altri e attivarli dalla sua parte. Per evitare che personaggi del genere aspirassero a diventare tiranni, Clistene escogitò uno strumento difensivo chiamato "ostracismo", per il quale chiunque fosse stato ritenuto dannoso per la libertà della polis poteva essere sottoposto a un voto dell'Assemblea stessa e condannato all’esilio per dieci anni. L'ostracismo non costituiva in sé una
punizione infamante.
L'ostracismo fu probabilmente introdotto ad Atene poco prima del 487 a.C., anno
in cui se ne registra la prima applicazione storicamente certa, ai danni di
Ipparco figlio di Carmo, parente del tiranno Pisistrato.
Il carattere politico del
giudizio di ostracismo
emerge chiaramente dal fatto che la condanna non richiedesse e non comportasse
una accusa penale: Plutarco, per esempio, racconta che Aristide fu ostracizzato
perché la sua buona fama e reputazione - era soprannominato "il giusto" - lo
rendevano, indipendentemente dalle sue intenzioni, un tiranno potenziale. Testo multimediale eseguito dalla prima sez. I nell'attività laboratoriale di alfabetizzazione informatica - A.S. 2002-03 - Prof. Antonio Labriola |
Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9 - 75100 Matera - Tel. 0835 310375 |