MIGLIONICO.
Una scuola
inclusiva. Capace di
guardate
indistintamente a
tutti gli alunni ed
a tutte le loro
potenzialità, al
fine di perseguire
l’obiettivo del
“successo formativo”
per tutti gli
studenti. Una scuola
in grado di
combattere le
disuguaglianze
sociali di partenza,
capace di “dare di
più a chi ha di
meno”, secondo
l’insegnamento di
don Lorenzo Milani
(1923 – 1967),
celebre educatore
della scuola
sperimentale di
Barbiana (Firenze).
Al centro della
scuola statale di
ogni ordine e grado
del Materano, che
inizia oggi, 11
settembre e si
concluderà il 10
giugno 2020, come da
calendario
scolastico
predisposto dalla
Regione Basilicata,
vi è l’idea guida
volta a combattere
“l’esclusione”,
ovvero, il dannoso
fenomeno della
“dispersione
scolastica”, che in
Basilicata si aggira
intorno al 10% (la
media nazionale è
del 14%). Si torna a
scuola, quindi, per
perseguire un
modello pedagogico
basato
sull’istruzione e
sulla formazione, al
fine di poter
aiutare ciascun
alunno a crescere,
utilizzando al
meglio i propri
talenti. Con
l’inizio delle
attività didattiche,
tra i banchi di
scuola, purtroppo,
in Basilicata, ci
saranno, in tutti i
gradi
dell’istruzione,
oltre due mila
alunni in meno
rispetto allo scorso
anno scolastico.
Conseguenza diretta
del fenomeno dello
spopolamento.
Complessivamente,
gli studenti saranno
76.012: 47.729 in
provincia di Potenza
e 28.283 nel
Materano (dati
comunicati
dall’Ufficio
scolastico
regionale). In
particolare, in
provincia di Matera,
si partirà con 673
alunni in meno,
rispetto a quelli
dell’anno scolastico
scorso. Tra le
criticità, va
segnalato il
problema degli
edifici scolastici.
Un elemento di
difficoltà che,
purtroppo, non
rappresenta una
novità: il 45% delle
strutture
scolastiche lucane
richiede interventi
di manutenzione e di
messa in sicurezza.
Da parte sua, il
presidente della
Provincia di Matera,
Piero Marrese, nel
rivolgere al mondo
della scuola gli
auguri di buon anno
scolastico, auspica
che la “nuova
stagione scolastica
possa arricchire la
formazione e il
bagaglio culturale
di tutti i
protagonisti”. E
assicura loro il
massimo sostegno per
“affrontare
qualsiasi tipo di
criticità, al fine
di garantirgli le
migliori condizioni
di studio”.
Precisando: “Siamo
tutti chiamati ad
esprimere un impegno
quotidiano per
favorire la crescita
umana e
professionale dei
nostri giovani che
rappresentano il
futuro del Paese”.
Infine, l’auspicio
che i docenti
possano trasmettere
agli alunni “valori
e principi che
portino
all’affermazione
degli stessi come
uomini e al
progresso delle
nostre comunità”. |