Nato
a Miglionico (il 02/05/1951), ove risiede,
Giacomo Amati ha lavorato nel mondo
della scuola, prima come insegnante
elementare (per 24 anni), poi come
insegnante di didattica e metodologia presso
l’istituto Magistrale e il Liceo Pedagogico
di Matera (per 2 anni), infine come
dirigente scolastico, in varie scuole del
Materano (per 18 anni). Dopo 42 anni di
servizio, dal 1 settembre 2014, è in
pensione. Dopo aver conseguito il diploma
della maturità magistrale presso l’istituto
Magistrale “T. Stigliani “ di Matera,
continua gli studi universitari presso
l’ateneo di Bari, ove, il 12 ottobre 1976,
si laurea in Pedagogia con una tesi sul tema
dell’Esistenzialismo (Il problema dei
valori nel pensiero di Jean Paul Sartre).
Nel corso dell’anno scolastico 1970/71
supera il concorso magistrale e, dall’anno
successivo, comincia a lavorare quale
insegnate elementare, prima come supplente e
poi di ruolo. E’ coniugato con la signora
Antonietta Salerno; è padre di due figli:
Cinzia e Orazio; dal 2009 è diventato nonno
e si coccola i nipotini Michela e Giacomo Casella.
Dal 1973 comincia a coltivare l’interesse
per la politica e nel 1974 assume la carica
di segretario giovanile cittadino
nell’ambito del partito della DC (Democrazia
Cristiana). Per dieci anni, dal 1975 al
1985, è amministratore comunale: prima come
consigliere comunale di maggioranza (DC),
poi quale assessore con delega alla Pubblica
Istruzione e, quindi come sindaco per
quindici mesi (dal 28/02/1984 al
31/05/1985). A partire dall’anno 1986
comincia a collaborare con la televisione
privata “TRM” di Matera, quale
corrispondente da Miglionico; dal mese di
ottobre 1987 inizia a collaborare
assiduamente con il quotidiano “La Gazzetta
Del Mezzogiorno”. Nel 1991 diventa
ufficialmente giornalista pubblicista,
iscritto all’associazione della stampa di
Basilicata. Per dieci anni, dal 1975 al
1985, ha collaborato anche con il
quotidiano, “Il Popolo”. Oltre che scrivere,
ama la lettura (soprattutto dei romanzi e
delle poesie) la musica leggera (in
particolare), lo sport del calcio, il
cinema e gli spettacoli teatrali.
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MIGLIONICO.
Lascia la Scuola e va in pensione il
dirigente sempre sorridente. Al suono della
campanella, tra qualche giorno, i tanti
ragazzi che si recheranno all’Istituto
Comprensivo “Don Donato Gallucci”, in
via Extramurale Castello, non troveranno
quest’anno ad accoglierli il sorriso del
prof. Giacomo Amati che dopo anni di
insegnamento e di dirigenza in lungo ed in
largo per la Basilicata, da 5 anni dirigeva
la locale Scuola oltre a quelle di Grottole,
Bernalda e Ferrandina. Un pensionamento del
dirigente che iniziò la sua carriera
scolastica con delle supplenze nel lontano
a.s. 1971-72, avendo per allievo anche il
sottoscritto, allora in prima elementare. Un
maestro che ha formato classi di giovani
avvicinandoli anche allo sport e soprattutto
al tifo calcistico per la sua squadra del
cuore. Un cuore rossonero che lo ha portato
ad abbracciare Gianni Rivera, golden
boy del Milan stellare. E dal 15 settembre,
se ne va in pensione un po’ di storia. A
seguire il dirigente sulla strada della
pensione anche le insegnanti Rosa
Uricchio e Anna Maria Cancelliere
in compagnia
di Paolo Frescura. Un dirigente
amato, Amati, cui i suoi collaboratori hanno voluto dedicargli e
confezionargli un video e tante foto
ripercorrendo la sua carriera scolastica con le tappe
fondamentali della sua vita. Una vita per la Scuola cui ha dato tanto e che tanto gli ha
dato. E dal mondo della scuola anche una
moglie che gli ha donato due figli, Orazio e
Cinzia, che lo hanno già reso nonno. Un
nonno con l’hobby del giornalismo, in una
testata purtroppo concorrente, come
corrispondente da Miglionico. Un nonno, ora
ex dirigente, che avrà tanto tempo libero in
più per potersi dedicare alle sue passioni:
quella vecchia della campagna, dove lo
aspettano parenti ed amici per essere
aiutati e quella nuova delle attenzioni da
riservare soprattutto ai nipotini. In mezzo
una ventata di sport, magari rispolverando
quella passione iniziale di allenatore di
scuola calcio, con i consigli del Mundial
Franco Selvaggi con cui in diverse
occasioni è stato ritratto. Un ex dirigente
ed ex sindaco, cui i suoi collaboratori
hanno dedicato parole d’elogio, apprezzando
la sua idea di scuola come una “grande
famiglia” per gli sforzi e l’impegno di
Amati nel promuovere e sostenere iniziative
e progetti finalizzati ad accrescere le
opportunità di apprendimento degli alunni
come quella offerta dal concorso “Il
giornale nelle scuole” che ha portato Amati
e l’insegnante Uricchio con la sua classe a
vincere per diversi anni un premio
giornalistico anche alla presenza di
Bruno Vespa. E la foto di Giacomo Amati
con Vespa dopo quella con il Papa Giovanni
Paolo II di qualche lustro fa è la degna
chiusura di una carriera scolastica, perché
la vocazione all’insegnamento come quella
all’apprendimento, non hanno mai fine. Antonio Centonze (Da Il Quotidiano della
Basilicata del 5 Settembre 2014)
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Con S. Giovanni Paolo II |
Maestro. 1972 |
Con Gianni Rivera |
Con Franco Selvaggi |
Sindaco |
Con Bruno Vespa |
Con Bruno Vespa |
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