MIGLIONICO.
Come un passerotto
che non sa ancora
volare. Si lancia
dal nido e finisce
col cadere per
terra. E’ sembrata
così l’immagine del
Miglionico nella
partita casalinga
contro il Viribus
Potenza, prima del
campionato di
Promozione,
conclusasi con una
pesante sconfitta
(0-4). “E’ stata una
partitaccia. Il
Miglionico ha
giocato male. La
squadra è da
rivedere”. In queste
parole del
presidente Mimmo
Grande, la sintesi
della prestazione
offerta dalla sua
squadra. Una
“performance”
volenterosa, ma
priva di qualità.
Una prova opaca,
improduttiva, senza
sostanza.
Caratterizzata da
una declinazione del
gioco lenta: senza
idee significative a
centrocampo e
impotente in
attacco. In mezzo al
campo, in modo
particolare, si è
notata la mancanza
di un regista, abile
nella costruzione e
nella distribuzione
del gioco. In fase
offensiva, poi, si è
avvertita l’assenza
di un bomber capace
di finalizzare
quelle poche azioni
d’attacco che la
squadra è riuscita a
procurarsi nel corso
del match: appena
due tiri nello
specchio della porta
(27’ e 44’ del pt.
rispettivamente con
Giovanni Angelastri
e Marco Acito,
peraltro due
difensori).
Palpabile la
delusione sugli
spalti: “la squadra
va corretta nella
sua costruzione –
osserva Giuseppe Del
Castello, tra i
supporter più
appassionati della
locale tifoseria –
servono alcuni
innesti di qualità,
sia a centrocampo
sia in attacco,
capaci di prendere
per mano la squadra
nei momenti di
difficoltà e di fare
la differenza sotto
il profilo tecnico e
dell’esperienza.
Abbiamo poco peso
offensivo e subiamo
troppi gol. E’
evidente – conclude
Del Castello - che
nella struttura del
collettivo ci sono
vari aspetti da
correggere”.
Ovviamente,
bisognerebbe farlo
al più presto. A
mister Nicola
Mongelli il compito
di trovare l’assetto
migliore per puntare
ad una tranquilla
salvezza. Un
traguardo da
perseguire con la
massima
determinazione. E
che, certamente,
richiederà tanto
lavoro da svolgere
da parte sia dello
staff tecnico che di
quello dirigenziale. |