MIGLIONICO.
Diffondere al
massimo la cultura
della legalità e
della trasparenza
nella vita
amministrativa e
politica dell’ente
comunale. Attraverso
l’adozione della
“Carta di Pisa”
quale codice etico
dell’Amministrazione
comunale di
Miglionico. E’
racchiuso in questo
obiettivo la mozione
di delibera da
approvare in
Consiglio comunale
che, nei giorni
scorsi, il
consigliere comunale
di minoranza Antonio
Digioia del M5S ha
inviato
all’attenzione sia
del sindaco Franco
Comanda sia del
Consiglio comunale.
Di cosa si tratta,
in particolare? “La
Carta di Pisa –
spiega Digioia – è
uno strumento che ha
una forte valenza
morale: è destinato
agli enti e agli
amministratori
locali che intendono
rafforzare la
trasparenza e la
legalità nella
pubblica
amministrazione, in
particolare contro
la corruzione.
L’intento è quello
di impegnare gli
amministratori
pubblici a
promuovere la
cultura della
legalità democratica
nell’azione politica
e sui territori da
essi governati”.
Inoltre, il
consigliere
pentastellato
osserva come tale
documento fornisca
alcune precise
indicazioni agli
amministratori
locali su una serie
di questioni
specifiche, tra le
quali, la
trasparenza, il
conflitto
d’interessi, il
finanziamento
dell’attività
politica, le nomine
in enti e società
pubbliche e i
rapporti con
l’autorità
giudiziaria. Infine,
Digioia precisa che
la “Carta di Pisa
può considerarsi un
primo tentativo di
formulazione di una
politica
anticorruzione
proveniente dal
basso. Un’azione
concreta volta a
rispondere a un
bisogno espresso da
diversi
amministratori
locali che vogliono
dotarsi di uno
strumento che
rafforzi il rispetto
dei dettami
costituzionali della
lealtà, onestà,
trasparenza,
correttezza e
dell’imparzialità”.
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