MIGLIONICO.
Depotenziato.
Ostacolato,
verosimilmente, in
nome della “spending
review” finanziaria.
Con l’organico
sottodimensionato,
probabilmente, a
causa della
persistente
condizione di
“austerity”
economica che
contraddistingue la
società odierna.
Sembra così il
locale presidio
sanitario, ubicato
in via Ricciardi. Un
tempo, “fiore
all’occhiello” della
comunità
miglionichese.
All’indomani della
riforma sanitaria
voluta dalla legge
833 del 1978 che
istituiva su tutto
il territorio
italiano il “Sistema
sanitario
nazionale”. Adesso,
a poco a poco, di
giorno in giorno,
quella struttura
efficiente degli
anni Novanta e
Duemila sta
lasciando il posto a
un luogo senza una
sua funzionale
identità. A un
presidio che non
sembra assolvere
pienamente alla sua
ragion d’essere,
quella di garantire
compiutamente il
diritto del
cittadino alla
tutela della propria
salute. Da alcuni
mesi, ormai, la
struttura di via
Ricciardi non
garantisce più
alcune prestazioni
sanitarie, ovvero,
quelle volte ad
assicurare le visite
specialistiche
dermatologiche. E
non è possibile
effettuare neppure
quelle ginecologiche
e
dell’otorinolaringoiatria.
Meno male che,
sebbene per una sola
volta al mese, è
prevista ancora la
possibilità di
beneficiare del
servizio medico
specialistico di
neurologia. Due, ad
ogni modo, ne sono i
punti di forza: il
primo è
rappresentato dal
servizio medico
veterinario che
viene espletato
quotidianamente a un
livello
d’eccellenza, degno
“dell’età dell’oro”
degli anni passati.
Il secondo valore
aggiunto è
costituito dal
servizio medico
esplicato dalla
“guardia medica”
notturna che
puntualmente avviene
anche nei giorni
festivi e
prefestivi. Di buon
livello è pure il
servizio che
garantisce la
somministrazione
periodica dei
vaccini a beneficio
dei bambini. Alcune
criticità, invece,
si riscontrano per
quanto concerne il
servizio volto alla
distribuzione del
materiale sanitario
di facile consumo a
favore dei pazienti
miglionichesi
affetti da gravi
patologie. Si tratta
di un servizio che
avviene in modo
discontinuo e senza
un’adeguata
organizzazione. Poco
funzionale, sotto
l’aspetto
organizzativo,
infine, appare anche
il servizio prelievo
del sangue che viene
svolto una sola
volta a settimana,
nel giorno del
martedì. Nello
specifico, si
riscontrano
criticità nel
sistema delle
prenotazioni di tale
prestazione. Si
tratta per lo più di
criticità che
mettono in risalto
diffusi e frequenti
aspetti di
disorganizzazione
che, purtroppo,
finiscono col dare
un’immagine di
arretratezza del
presidio sanitario
locale. E che,
soprattutto, causano
spiacevoli
difficoltà
all’utenza. E ne
limitano il diritto
di cittadinanza nel
senso pieno del
termine. Da qui
l’esigenza di
correre ai ripari.
E’ necessario
trovare un rimedio.
Al più presto. Per
ristabilire un
livello di
assistenza sanitaria
secondo i criteri
dell’efficienza,
dell’efficacia e
della funzionalità,
coerente al massimo
con il diritto alla
tutela della salute
del cittadino. |