GIACOMO AMATI

2 GIUGNO 2019

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MIGLIONICO. l'ANALISI SUL VOTO DELL'EX SINDACO PUNZECCHIA ANCHE DOMANDA
Elezioni, Dalessandro punge il Pd "Consumata la Congiura dei balordi"

 

MIGLIONICO. Come un “ruggito”. Il “vecchio leone” della politica miglionichese, Giuseppe Dalessandro, 70 anni, ex consigliere regionale, quale neo consigliere comunale di minoranza del nuovo Consiglio comunale, fa sentire la sua voce, a pochi giorni di distanza dall’esito del voto comunale che ha premiato la lista civica, “Miglionico in comune” e il suo capolista, Franco Comanda, 60 anni, neo sindaco del paese. E’ una voce vibrante quella di Dalessandro che dice: “Il voto è lo strumento democratico per eccellenza e in quanto tale ne va rispettato l’esito. Congratulazioni al neo sindaco Franco Comanda che, a capo di una lista camuffata da civismo, ma di chiara connotazione Pd e della peggiore Destra, ha portato a casa ben 660 voti. Invece, la lista civica “Esperienza e Futuro per Miglionico” da me capeggiata, con 525 voti e due consiglieri comunali eletti, ha ottenuto un risultato che ritengo eccezionale, ancora più importante se si considera il breve tempo intercorso da quando si è costituita la lista e l’appuntamento elettorale. Una lista imperniata su un movimento civico ambientalista privo di padrini politici. Adesso, il neo sindaco e la lista vincente amministreranno il paese pur essendo netta minoranza: a fronte dei suoi 660 voti, il gruppo di maggioranza, in Consiglio comunale si confronterà con un’opposizione che è rappresentativa di circa mille consensi, visto che anche il candidato Antonio Digioia del M5S ha portato a casa ben 386 voti”. Poi, Dalessandro osserva come il “popolo dei quasi mille” abbia voluto archiviare un “decennio targato Pd (ma anche l’inutile quinquennio precedente) che, con il suo uomo di punta si è caratterizzato per l’inconsistenza di un’azione politica che ha determinato l’arretramento di un territorio sul quale storicamente insistono potenzialità inespresse sia sotto il punto di vista imprenditoriale che culturale. Tuttavia, appare evidente che nella realtà non c’è stato alcun cambiamento, dal momento che il neo sindaco di Miglionico non è altro che l’espressione inconsapevole (?) sei soliti gruppi di potere che da anni esercitano la loro influenza sul potere politico e amministrativo per difendere rendite di posizione e malcelati interessi. Non stupisce, quindi, la prima scarna dichiarazione di Comanda che promette di voler proseguire proprio nel solco tracciato dal sindaco uscente Angelo Buono, lasciando intendere di non aver compreso il messaggio degli elettori”. Infine, Dalessandro stigmatizza quello che definisce il “silenzio assordante” del gruppo dirigente del Pd locale e regionale che, di fronte a questa “congiura dei balordi” non trova ancora le parole per “condannare la politica messa in atto da un gruppuscolo di avventurieri”. Un’azione politica volta a permettere che una “minoranza di elettori potesse prevalere sulla maggioranza della popolazione. Poi, la stoccata finale: “Un’azione politica basata sul cinismo e sulla spregiudicatezza ha letteralmente disgustato la comunità che, incredula, è consapevole di aver sprecato un’opportunità”. In virtù di queste sue considerazioni, Dalessandro sottolinea come l’analisi del voto vada fatta con obiettività per capire “chi realmente ha vinto le elezioni a Miglionico”.

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375