MIGLIONICO. Sport e
cultura. Su questo
binomio si fonda il
progetto tecnico del
Miglionico calcio in
vista della nuova
stagione agonistica
2019/ 2020, che
vedrà il sodalizio
sportivo diretto dal
presidente Mimmo
Grande ai nastri di
partenza, per il
quattordicesimo
anno, del campionato
di Promozione. Un
progetto imperniato
sull’idea di fondo
di diffondere la
cultura dello sport
nel tessuto sociale
della comunità
miglionichese. A
cominciare dai
giovanissimi e dagli
adolescenti. Un’idea
da insegnare
soprattutto ai
giovani per aiutarli
a “vivere
sportivamente” non
solo nel corso dello
svolgimento di una
partita di calcio,
ma anche in tutti
gli altri momenti
della giornata. “I
giovani – sottolinea
il presidente
Grande, 57 anni, da
dieci anni alla
guida del club –
vanno aiutati a
crescere non solo
sotto il profilo
atletico e della
tecnica calcistica,
ma anche e
soprattutto a vivere
sportivamente,
all’insegna dei
valori dello sport:
nel pieno rispetto
delle regole e del
prossimo, secondo il
principio della
lealtà, del saper
accettare la
sconfitta e
riconoscere i meriti
dell’avversario”. La
cultura dello sport,
insomma, che dovrà
essere pensata,
imparata e vissuta
nei comportamenti di
tutti i giorni, in
qualsiasi contesto
sociale. Si tratta
di insegnare a
“vivere
sportivamente”, a
cooperare con
spirito di gruppo
non solo con le
parole, ma
soprattutto con gli
esempi concreti, con
i comportamenti. In
altre parole, il
Miglionico calcio
intende consolidare
il suo progetto
tecnico, creando le
giuste condizioni
per favorire
importanti
opportunità non solo
di sana
competizione, ma
anche a carattere
educativo, culturale
e sociale. Il
Miglionico calcio,
quindi, vuole
diventare sempre di
più “vettore di
integrazione
sociale”, cioè come
sistema capace di
trasmettere i valori
dello sport e di
accogliere e
valorizzare anche i
giovani
extracomunitari
richiedenti asilo
presenti in paese,
come il ventenne
senegalese Amadou
Cissokho, diventato
in pochi mesi,
“idolo” della locale
tifoseria. In
definitiva, la
società calcistica
miglionichese vuole
essere anche
“agenzia di
socializzazione”, di
aggregazione
sociale, diffondendo
l’idea dello sport
come “linguaggio” e
“comunicazione” per
interagire
positivamente con
gli altri e tra gli
altri. Per imparare
a stare in gruppo ed
a condividerne le
regole. |