MIGLIONICO.
Scocca l’ora
dell’addio dal
Comune per il
sindaco Angelo Buono
(Pd), 48 anni, di
professione
ingegnere civile.
Dopo dieci anni da
“primo cittadino”,
il sindaco uscente
ha deciso di non
ricandidarsi per le
prossime elezioni
comunali del 26
maggio. E’ stato
impegnato per due
mandati
amministrativi di
seguito,
contribuendo, con
grande passione
politica e spiccata
competenza
amministrativa, a
fare la storia del
paese. Cosa lascia
in eredità? “Lascio
un Comune più forte
e in salute –
risponde con
prontezza Buono –
un’Amministrazione
comunale che, in
questi ultimi dieci
anni, anche col
contributo del
gruppo di minoranza
del M5S, ha fatto da
lievito per la
nostra comunità,
facendola crescere
sotto ogni punto di
vista”. Qual è
l’attuale condizione
finanziaria del
Comune? “Lascio il
Comune con i conti
economici a posto –
precisa – con il
bilancio di
previsione
finanziario per il
prossimo triennio
(2019 – 2021) in
pareggio. Voglio
sottolineare,
inoltre, come,
nonostante alcune
difficoltà
economiche, che in
questi anni hanno
caratterizzato
l’andamento
amministrativo,
l’ente comunale non
abbia mai dichiarato
alcun dissesto
finanziario”. Quali
sono state le
principali criticità
riscontrate? “Ce ne
sono alcune – dice –
che riguardano le
mancate assunzioni
dei dipendenti
comunali connesse a
pensionamenti e
dimissioni, cui non
ha fatto seguito
l’assunzione di
personale dello
stesso profilo. E,
gli uffici
interessati sono
stati riorganizzati
con l’impiego di
personale interno.
Sono convinto che,
col prossimo piano
triennale delle
assunzioni, tali
criticità potranno
essere superate”.
Come può essere
giudicato, allora,
il bilancio di
questi due mandati
amministrativi? “Può
essere visto in modo
positivo – spiega il
sindaco – in ragione
del fatto che sono
stati raggiunti
quasi tutti gli
obiettivi prefissati
nel programma
elettorale
presentato
all’attenzione dei
cittadini
miglionichesi”. Poi,
Buono osserva come
siano state
realizzate
importanti opere
pubbliche: dalla
riqualificazione
dell’impianto di
pubblica
illuminazione al
completamento dei
lavori di restauro
del Castello del
Malconsiglio; dalla
realizzazione
dell’isola ecologica
all’interno
dell’area
artigianale al
miglioramento della
viabilità rurale.
Molteplici, infine,
sono state le
iniziative
intraprese per
favorire la crescita
del turismo, quale
leva di sviluppo
economico, sociale e
culturale della
comunità.
Significativi sono
stati pure i
progetti attuati nel
settore dello sport
e in quello sociale
per contrastare il
fenomeno della
povertà economica.
Inoltre, sempre in
ambito delle
politiche sociali,
sono state attuate
delle iniziative al
quanto
significative, quali
l’istituzione del
registro delle
“Unioni civili”,
l’attivazione del
servizio
dell’assistenza
domiciliare a
beneficio degli
anziani e delle
persone diversamente
abili, e l’avvio del
progetto “Rei”
(Reddito di
inclusione per il
contrasto alla
povertà economica).
Resta, forse, una
grande opera
incompiuta: è la
gestione del
Castello del
Malconsiglio? “E’
mancato il tempo per
attuarla – riconosce
il sindaco – ma sono
sicuro che il mio
successore saprà
perseguire tale
obiettivo che, una
volta raggiunto,
potrà attrarre
investimenti
importanti per il
nostro paese”. |