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MIGLIONICO.
Un viso gioioso. La
faccia di chi vuole
sconfiggere la
malinconia. E’
quella di Amadou
Cissokho, 20 anni,
“esplosivo”
attaccante
senegalese del
Miglionico che,
grazie ai suoi
fantastici gol, ha
conquistato la
permanenza nel
campionato di
Promozione,
imponendo il
pareggio (1-1) al
Possidente nella
finale playout. E’
stato lui, Cissokho,
la veloce “pantera
nera”, l’autentico
“asso nella manica”
di mister Michele
Paterino. Con 9 gol
all’attivo, è stato
il bomber della
squadra del
presidente Mimmo
Grande. Dei 21 gol
complessivi
realizzati dalla
squadra biancoverde
nel corso del
campionato di
Promozione, 9 gol,
quasi la metà
portano la sua
firma. Spettacolare,
quasi un prodigio,
l’ultimo, quello che
ha sancito la
salvezza dei
miglionichesi. Una
rete in acrobazia,
in semirovesciata,
un tiro magico che
ha infilato il
pallone proprio
all’incrocio dei
pali della porta
avversaria. Come se
fosse stato
telecomandato da un
radar invisibile.
Una prodezza degna
del celebre album
dei calciatori
“Panini” che tanto
entusiasmo suscita
tra i tifosi del
calcio, soprattutto
tra i bambini e gli
adolescenti. Oggi,
Cissokho,
all’interno del
tessuto sociale
della comunità
miglionichese, non
rappresenta solo un
simbolo dello sport,
ma anche qualcosa di
più significativo
sotto il profilo
dell’integrazione
sociale. Ne è un
protagonista
positivo: proviene
dal Senegal ed è un
richiedente asilo,
costretto, circa tre
anni fa, a lasciare
i suoi familiari, il
suo paese natio,
Missira Mamadou.
Circa tre anni fa è
approdato a
Miglionico dopo un
anno di peripezie e
un lungo “viaggio
della speranza”
attraverso i luoghi
del Niger e della
Libia. Ultimo di sei
figli e con cinque
sorelle che non vede
da tre anni. E con
il padre che non
potrà più rivedere
in vita, perché gli
è morto un anno fa,
a causa di un
improvviso malore.
Amarezze che Amadou
Cissokho vuole
scacciare. Anche a
colpi di gol. |
Created by
Antonio
Labriola-Mail
- 10
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