MIGLIONICO.
I continui progressi
della medicina e il
miglioramento delle
condizioni di vita
hanno allungato i
limiti della
longevità umana. Ma
è impossibile
fermare il processo
di invecchiamento
delle cellule umane.
Può essere
rallentato, puntando
su uno stile di vita
adeguato. Ad oggi,
purtroppo, non è
stata trovata una
via dell’evoluzione
verso l’immortalità
dell’organismo
umano. Quest’ultimo
invecchia e la
maggior parte delle
cellule rallenta le
proprie funzioni
che, a poco a poco,
vengono meno. Una
lezione
sull’argomento è
stata impartita dal
dott. Domenico
Dell’Edera,
responsabile del
laboratorio di
“Citogenetica e
Genetica
molecolare”, presso
l’ospedale “Madonna
delle Grazie” di
Matera, nel corso di
un seminario che s’è
svolto
nell’auditorium del
Castello del
Malconsiglio, a cura
del centro
Multigenerazionale,
guidato da Vito
Labella. Ai lavori
del convegno, che
sono stati
coordinati da
Eleonora Centonze, è
intervenuto, tra gli
altri, il sindaco
Angelo Buono. Al
centro del
seminario, il tema:
“Longevità mentale
fisiologica –
Longevità mentale
patologica”.
L’illustre genetista
materano, originario
di Miglionico, ha
precisato che con la
“longevità
fisiologica si
assiste a un
naturale
invecchiamento del
corpo umano, senza
la compromissione
delle sue funzioni
cerebrali; invece,
quando si assiste
alla degenerazione
delle funzioni del
cervello, si parla
di longevità
patologica: è il
caso di tutte le
forme di demenza,
come la malattia
dell’Alzheimer, che
colpiscono
essenzialmente la
memoria e il
linguaggio”. Poi, lo
scienziato materano
ha osservato come la
longevità patologica
abbia, “nella misura
del 25%, cause di
natura familiare e,
per il 75%, cause di
natura ambientale o
connesse allo stile
di vita”. Infine, il
relatore ha spiegato
come gli studi
effettuati in campo
genetico abbiano un
“grande valore nel
prevedere alcuni
fattori di rischio”.
E’ seguito un
interessante
dibattito, cui hanno
partecipato alcuni
dei presenti, e il
dott. Dell’Edera non
ha mancato di dare
suggerimenti su come
migliorare lo stato
di salute dell’uomo
in età avanzata. |