MIGLIONICO.
“Quasi 600 antenne
disseminate sul territorio
regionale. Elettrosmog:
esposizione e timori per la
salute. Tralicci e impianti
di trasmissione: l’invasione
continua”. In Basilicata ci
sono 596 siti con
installazione di tralicci e
antenne di vario tipo. Di
questi, 391 sono allocati in
provincia di Potenza e 205
in quella di Matera. “I dati
resi noti da Arpab (Agenzia
regionale per la protezione
dell’ambiente di Basilicata)
si riferiscono – scrive
Piero Miolla su La Gazzetta
di Basilicata del 1 marzo
2019 - a quelle aree nelle
quali ci possono essere più
installazioni. Ogni sito può
ospitare antenne per
stazioni radio base, antenne
radio, antenne tv e
similari. Ovviamente, tutti
questi siti sono debitamente
autorizzati e continuamente
monitorati. La materia, come
è noto, è sempre oggetto di
dibattito in quanto
l’esposizione ai cosiddetti
campi elettromagnetici è
considerata potenzialmente
pericolosa per la salute
umana”. La normativa vigente
stabilisce che, in base al
principio di precauzione,
non si possono installare
nuovi tralicci in presenza
di scuole, ospedali e aree
con permanenza di persone
oltre le 4 ore. Intanto,
Matera è stata inserita tra
le città pilota per
sperimentare una nuova
tecnologia di trasmissione
dati, definita “5G”
(Tecnologia di quinta
generazione) che permette
prestazioni di velocità
superiori rispetto al
passato. Sul tema, l’Isde
(Associazione italiana
medici per l’ambiente) ha
manifestato la sua
preoccupazione per i rischi
che l’esposizione al 5G può
presentare. Il dott.
Agostino Di Ciaula, medico
Isde, in un’intervista, ha
precisato che “nessuno vuole
porre un limite al
progresso, ma dovremmo
associare l’introduzione di
queste tecnologie a un
monitoraggio attento dal
punto di vista ambientale e
sanitario”. |