GIACOMO AMATI

6 MARZO 2019

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Circa 600 antenne disseminate sul territorio regionale

 

MIGLIONICO. “Quasi 600 antenne disseminate sul territorio regionale. Elettrosmog: esposizione e timori per la salute. Tralicci e impianti di trasmissione: l’invasione continua”. In Basilicata ci sono 596 siti con installazione di tralicci e antenne di vario tipo. Di questi, 391 sono allocati in provincia di Potenza e 205 in quella di Matera. “I dati resi noti da Arpab (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente di Basilicata) si riferiscono – scrive Piero Miolla su La Gazzetta di Basilicata del 1 marzo 2019 - a quelle aree nelle quali ci possono essere più installazioni. Ogni sito può ospitare antenne per stazioni radio base, antenne radio, antenne tv e similari. Ovviamente, tutti questi siti sono debitamente autorizzati e continuamente monitorati. La materia, come è noto, è sempre oggetto di dibattito in quanto l’esposizione ai cosiddetti campi elettromagnetici è considerata potenzialmente pericolosa per la salute umana”. La normativa vigente stabilisce che, in base al principio di precauzione, non si possono installare nuovi tralicci in presenza di scuole, ospedali e aree con permanenza di persone oltre le 4 ore. Intanto, Matera è stata inserita tra le città pilota per sperimentare una nuova tecnologia di trasmissione dati, definita “5G” (Tecnologia di quinta generazione) che permette prestazioni di velocità superiori rispetto al passato. Sul tema, l’Isde (Associazione italiana medici per l’ambiente) ha manifestato la sua preoccupazione per i rischi che l’esposizione al 5G può presentare. Il dott. Agostino Di Ciaula, medico Isde, in un’intervista, ha precisato che “nessuno vuole porre un limite al progresso, ma dovremmo associare l’introduzione di queste tecnologie a un monitoraggio attento dal punto di vista ambientale e sanitario”.

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