MIGLIONICO.
Conservare una
“Memoria attiva”.
Per sensibilizzare i
cittadini,
soprattutto le nuove
generazioni, ai
valori condivisi che
costituiscono le
fondamenta della
Costituzione
italiana e della
convivenza civile e
sociale. È stato
questo l’obiettivo
saliente che ha
animato l’incontro
dibattito volto alla
celebrazione della
“Giornata del
Ricordo”, a cura
della locale
associazione
“Culture in
Movimento”, guidata
da Graziana Ventura.
Al seminario, che
s’è svolto sabato
scorso
nell’auditorium del
Castello del
Malconsiglio, ha
partecipato la
giurista lucana
Silvana Arbia, 66
anni, di Senise,
cancelliere presso
la Corte penale
internazionale.
Nella fattispecie,
il magistrato è
stato intervistato
da un gruppo di
alunni della locale
scuola secondaria di
primo grado, diretta
dalla dirigente
scolastica Elena
Labbate. Ai lavori
del seminario, che è
stato coordinato dal
dott. Vito Cilla,
hanno partecipato
anche il sindaco
Angelo Buono, don
Mark Stanislaus, la
dirigente scolastica
Elena Labbate e
Graziana Ventura che
ha fatto gli onori
di casa. Nel
rispondere alle
numerose domande che
le sono state
rivolte dagli
alunni, la giurista
lucana ha precisato
che la “Repubblica
italiana riconosce
il 10 febbraio quale
“Giorno del Ricordo”
(legge n. 92 del
2004), al fine di
conservare e
rinnovare la memoria
della tragedia degli
italiani e di tutte
le vittime delle
foibe”, ovvero dei
tanti massacri
perpetrati ai danni
di migliaia di
persone durante la
seconda guerra
mondiale e
nell’immediato dopo
guerra. In
particolare, la
dottoressa Arbia,
nel richiamare il
ricordo dell’atroce
e sanguinoso
genocidio
verificatosi nel
luglio del 1994 in
Ruanda (Africa), ai
danni di un milione
di persone di etnia
“Tutsi”, ha
sottolineato come
sia dovere
dell’odierna società
contrastare ogni
forma di
antisemitismo, di
xenofobia, di
intolleranza e di
violazione dei
diritti umani,
puntando sulla
“comprensione
reciproca, il
dialogo
interculturale, la
riconciliazione e la
tolleranza tra i
popoli, concepiti
come strumenti per
costruire il futuro.
Un futuro migliore”.
Poi, la giurista ha
osservato come non
sia sufficiente la
celebrazione di un
giorno per
scongiurare il
pericolo sempre
incombente della
violazione dei
diritti umani. La
“Giornata del
Ricordo – ha
precisato – ha
l’obiettivo di
tenere sempre accesa
l’attenzione dei
cittadini sui valori
condivisi che
contraddistinguono
la nostra
Costituzione. Deve
rappresentare la
luce della nostra
vita quotidiana”.
Quindi, ha aggiunto:
“Serve un impegno
continuo di
cittadinanza attiva
e di un forte senso
di responsabilità. E
di un rinnovato
consolidamento dei
valori condivisi che
regolano la
convivenza sociale.
Rafforzando il
rapporto
Giustizia-Verità”.
E, ha concluso il
suo ragionamento,
esortando,
soprattutto i
giovani, ad essere
protagonisti
positivi della vita
sociale, avendo come
“stella polare”, i
valori della pace,
della legalità,
della democrazia,
della comprensione
reciproca e del
rispetto dei diritti
umani. |