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MIGLIONICO. Segnali
di tramonto per il
Miglionico. Il suo
cielo si colora di
nero. L’astro
Miglionico,
purtroppo,
lentamente sta
scomparendo
all’orizzonte. E’ un
tramonto di
sofferenza: suscita
tristezza. Nella
sfida casalinga
contro il Paternicum
ha subito una
bruciante sconfitta
(0-4), la terza
consecutiva in
questo sofferto
inizio di girone di
ritorno. La
sconfitta, per la
verità, è stata
anche imprevedibile,
considerato
l’andamento
equilibrato della
gara nel corso del
primo tempo, chiuso
a reti inviolate. E
con la squadra di
mister Michele
Paterino che ha
saputo sviluppare
delle buone trame di
gioco, mettendo
spesso in difficoltà
gli avversari. Poi,
nella ripresa,
improvvisamente è
arrivato il crollo,
con due reti subite
nell’arco di dieci
minuti, quelli
iniziali.
Un’involuzione di
gioco, per certi
aspetti,
inspiegabile. “Dopo
aver incassato
ingenuamente il
primo gol – osserva
il dirigente Antonio
Centonze - la
squadra si è
disunita, finendo
col subire subito il
secondo. E’
subentrata la paura
di non potercela
fare. Inoltre, è
stata sfortunata
nell’episodio della
traversa (18’ st.),
a portiere battuto,
colpita da Marco
Acito con un bolide
su calcio di
punizione”. In pieno
recupero sono
arrivate le altre
due reti, subite in
contropiede, con il
Miglionico che si
era sbilanciato in
avanti, nel
disperato e vano
tentativo di
pareggiare le sorti
del match. E,
adesso, la strada
verso la salvezza,
obiettivamente, s’è
fatta ancora più
impervia. La squadra
è come una
tartaruga: in
classifica si muove
lentamente (1 solo
punto nelle ultime 4
gare). Conclusione:
il collettivo bianco
verde trasmette una
sensazione di
impotenza. Tuttavia,
è animato da un
forte fremito di
speranza. Basterà
questa energia per
evitare il pericolo
della retrocessione? |