MIGLIONICO.
Riverso per terra. Esanime. Adagiato
sul suo fianco sinistro. Intorno al
viso, evidenti tracce di vomito.
Ieri mattina, alle 8, all’interno di
un unico locale di circa 9 metri
quadri, in via Trieste, nel rione
Sant’Angelo, nel centro storico, è
stato trovato così il corpo di Jon
Dema, 56 anni, di professione
autista, alle dipendenze di una
ditta di autotrasporti per il
servizio di merci su camion con
rimorchi. Il camionista, di origine
albanese, ma residente da trent’anni
a Perugia, in Italia, coniugato e
padre di due figli, era dipendente
della ditta dallo scorso 22
novembre. Al momento, non si conosce
con precisione la causa che ne ha
provocato la morte: le ipotesi più
plausibili sembrano essere due: la
prima fa riferimento ad un malore
improvviso (forse un infarto); la
seconda, al mal funzionamento di una
stufa da riscaldamento alimentata da
gas metano, rinvenuta ancora
funzionante all’interno del locale,
col tubo di scarico regolarmente
collegato alla canna fumaria. A dare
l’allarme è stato Vito Michele
Lopergolo, proprietario del piccolo
alloggio e pure lui dipendente della
ditta autotrasportatrice, il quale
non vedendo arrivare in sede Jon
Dema, s’è recato nella sua
abitazione. “Dopo averlo chiamato
più volte e non sentendo alcuna
risposta – racconta Lopergolo – con
la seconda chiave della casa, in mio
possesso, ho aperto la porta e l’ho
trovato in bagno, disteso per terra,
privo di sensi, come se fosse
svenuto. Non dava segni di vita.
Subito ho allertato i militari della
stazione dei Carabinieri e quindi i
medici del servizio del “118” e i
Vigili del fuoco del Comando di
Matera”. Giunto sul posto, il medico
dell’ambulanza del servizio “118” ha
riscontrato il decesso del povero
autista. Quindi, le autorità
preposte hanno disposto il trasporto
della salma nell’obitorio del
cimitero comunale, a disposizione
dell’autorità giudiziaria. Sul caso
sono in corso ulteriori indagini da
parte dei Carabinieri della
Stazione, guidata dal comandante
Francesco Grasso. |