GIACOMO AMATI

6 DICEMBRE 2018

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Trentamila lucani lavorano a nero

 

MIGLIONICO. “Trentamila lucani che lavorano “a nero”. Il sommerso è in aumento nonostante i controlli e le sanzioni. Il dato, reso noto, dall’Alleanza delle Cooperative, fotografa un fenomeno che non si riesce a sradicare”. In Basilicata la platea dei lavoratori in nero si attesta sulle 30 mila unità. “Sono vari i comparti interessati dal fenomeno – scrive Piero Miolla su La Gazzetta di Basilicata del 6 dicembre 2018 – ad iniziare dal lavoro stagionale che coinvolge anche mano d’opera proveniente da altre regioni. Il comparto agricolo sembra essere il più esposto, seguito dall’edilizia e dalla ristorazione”. Poi, c’è il fenomeno del lavoro nero nelle “cosiddette false cooperative, che prediligono soprattutto i campi e l’area del Metapontino, la cosiddetta “California del Sud”. “L’area di evasione contributiva supererebbe, a livello nazionale, i 100 miliardi di euro all’anno. Le cifre in Basilicata non sono state quantificate, ma anche da noi imperano i cosiddetti “caporali”, che impongono salari da fame. Offrono lavoro sottopagato, una piaga sociale”. Ricattare chi cerca un lavoro, specie i più giovani, torma molto semplice quando il lavoro latita. Difficile ribellarsi e denunciare.

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375