MIGLIONICO.
“Tra pietra e
cielo”. Dal “Volo
dell’Angelo” al
“Volo dell’Aquila”,
fino al “Ponte della
Luna”. Un viaggio
per scoprire le
bellezze del
territorio della
Basilicata. Il “Volo
dell’Angelo” è un
grande attrattore:
nel cuore delle
Dolomiti lucane. Si
prova l’ebbrezza di
un volo da una cima
all’altra dei monti
che collegano i
Comuni di
Castelmezzano e
Pietrapertosa.
Agganciati a un
doppio cavo
d’acciaio lungo
1.550 metri: si va e
si ritorna, da un
paese all’altro, da
una vetta all’altra,
per 80 interminabili
secondi. Un sogno
per molti; un incubo
per altri. A San
Costantino albanese,
invece, c’è un
impianto sportivo
che simula un volo
in deltaplano. E’ il
“Volo dell’Aquila”:
un viaggio nel cuore
del Parco nazionale
naturalistico più
grande d’Europa, il
Pollino. Poi, a
Sasso di Castalda,
in pieno Appennino
lucano, c’è il
“Ponte della Luna”,
il cui nome è un
omaggio a Rocco
Petrone, l’ingegnere
della Nasa
responsabile della
missione Apollo 11
che il 20 luglio del
1969 portò il primo
uomo sulla Luna. E’
definito il ponte
tibetano più
spettacolare
d’Italia, sospeso
nel vuoto a 120
metri d’altezza dal
torrente
sottostante: il
viaggiatore compie
un percorso di 95
metri. (Fonte-
Gazzetta del
Mezzogiorno del 25
settembre 2018).
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