MIGLIONICO.
“Tetti di spesa dialisi è
stop fino a gennaio. Budget
esauriti”. La dialisi è un
servizio che, di fatto,
salva la vita. “La Regione
Basilicata non può
continuare a prevedere tetti
di spesa per le prestazioni
in regime di convenzione”.
“E’ il parere – scrive Piero
Miolla su La Gazzetta di
Basilicata del 15 novembre
2018 – di Vincenzo Basentini
che gestisce gli unici due
centri dialisi lucani non
pubblici, a Potenza e a
Policoro, che operano in
regime di convenzione”. “E’
assurdo – dice Basentini –
che si preveda un tetto di
spesa per un servizio così
importante e per il quale il
paziente è libero di
scegliere se fruire del
pubblico o del privato, come
del resto accade per
qualsiasi altra prestazione
sanitaria”. Problema: i
fondi che la Regione eroga,
pari a circa 820 mila euro
all’anno, non coprono tutti
e dodici i mesi. Sarebbe
opportuno eliminare il
limite del tetto economico
oltre il quale non si può
andare. “Nelle altre Regioni
– sottolinea Basentini - il
tetto di spesa non c’è”. “La
dialisi nel servizio
pubblico costa alla Regione
circa 900 euro al mese per
ogni paziente. Nel privato,
invece, costa circa 300
euro”. In Regione ci sono
circa 500 pazienti. “In
Basilicata il numero delle
persone che soffre di
insufficienza renale cronica
e, dunque, necessita di
dialisi oscilla tra le 400 e
le 500. Nel settore pubblico
il servizio di dialisi è
assicurato grazie ai centri
che esistono a Potenza,
Matera, Melfi, Venosa,
Tinchi, Chiaromonte e
Lauria. Per far funzionare i
due centri privati
convenzionati, Potenza e
Policoro, che possono
ospitare 14 pazienti a
testa, la Regione Basilicata
spende 820 mila euro
all’anno. Ma è una somma
insufficiente. “Con i
livelli assegnati, il
servizio è garantito solo
fino ad agosto. Poi c’è il
pubblico, ma costa di più”. |