MIGLIONICO.
Suggestive, coinvolgenti,
appassionanti. Sono le
poesie in dialetto
miglionichese di Giuseppe
Dalessandro, 70 anni,
bancario, ex sindaco di
Miglionico, ex assessore
della Provincia di Matera,
ex consigliere regionale,
per tanti anni “dominus”
della politica locale. A
sorpresa, da un paio di
giorni sono state pubblicate
su “Miglionicoweb”, la
preziosa enciclopedia creata
dal nostro prof. Antonio
Labriola. Quindici poesie in
vernacolo: si leggono in
“apnea”. Per la verità, due
sono scritte in italiano;
altre, invece, sono
caratterizzate da
un’alternanza di versi
misti, scritti in italiano e
dialetto. Tutte, però, sono
in rima baciata o alternata.
Una peculiarità che ne
accresce la musicalità, il
ritmo e l’armonia. Le poesie
sono come delle “cartoline”:
ritraggono personaggi, usi,
costumi e tradizioni della
vita sociale miglionichese.
Si tratta di versi
apparentemente semplici e
ingenui. Solo in apparenza,
però. La realtà è diversa:
sono componimenti poetici
che si nutrono di cultura,
costruiti con un linguaggio
arguto, a tratti, ironico
che suscita non solo
umorismo e sorriso, ma anche
tante profonde riflessioni
sulla vita sociale,
economica e culturale del
nostro paese, in un periodo
storico da inquadrare, a
partire dagli anni Cinquanta
del secolo scorso. Poesie
che ci portano alle nostre
radici e ci aiutano a capire
la nostra identità. La
chiave di accesso e di
lettura della poesia di
Dalessandro va trovata nella
storia della comunità
miglionichese: è una poesia
popolare e sociale. E’
ispirata alla realtà.
Racconta storie vere,
fondate su fatti, vicende e
personaggi reali. Per questa
ragione, fa entrare il
lettore nella storia di
Miglionico e della sua
identità sociale. I ritratti
dei protagonisti dei suoi
versi, per come sono
scritti, sembrano popolare
un mondo fiabesco, ma si
tratta solo di una
suggestione. La realtà è che
questa poesia privilegia
fatti e personaggi
autentici. Leggerla è come
compiere un viaggio nel
tempo passato. Il popolo ne
è il centro d’ispirazione. E
l’uso del dialetto è
testimonianza di
immediatezza e di
autenticità. E’ la scelta di
un linguaggio (quello
dialettale) fortemente
aderente alle situazioni e
ai personaggi che animano le
poesie. I toni sono pacati,
sussurrati, raffinati. In
definitiva, siamo di fronte
ad una lirica assolutamente
realistica da far leggere e
studiare a scuola per far
comprendere ai bambini e ai
ragazzi miglionichesi quali
ne sono le origini.
Aspettiamo con ansia la
pubblicazione di altre
poesie. |