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Scomparsi sei animali su dieci

 

MIGLIONICO. “Scomparsi sei animali su dieci. Dossier denuncia del Wwf sui vertebrati. I danni causati dall’uomo in 44 anni”. Lo studio è stato condotto da 59 scienziati di tutto il mondo: dal clima all’inquinamento, sono 8.500 le specie a rischio. “Abbiamo fatto scomparire, in 44 anni, il 60 per cento degli animali vertebrati. Vite di mammiferi, uccelli, pesci, rettili e anfibi cancellate per colpa dell’inquinamento dell’aria e dei mari, della sparizione senza freni di foreste e habitat naturali, azzerati per fare posto all’agricoltura. E adesso – scrive Alessandro Fulloni sul Corriere della Sera del 31 ottobre 2018 – con i tre quarti della superficie del pianeta pesantemente modificata dall’uomo, il nostro futuro è a rischio. Un allarme che viene dall’ultimo, drammatico, rapporto realizzato dal Wwf in collaborazione con la “Zoological Societty of London” che rileva scientificamente la salute del pianeta. I numeri contenuti nel dossier, che ha preso in esame quattromila specie, sono quelli di un massacro”. Nel 1970 gli elefanti, in Africa, erano un milione e 300 mila: oggi sono meno di un terzo, 415 mila. Sempre 48 anni fa si contavano 38 mila tigri nel Sudest asiatico: adesso non superano le 4 mila. “Uno scenario destinato a peggiorare. Siamo come sonnambuli che camminano velocemente verso il burrone”, è l’immagine usata dal direttore scientifico del Wwf Mike Barrett, per il quale “distruggere la natura equivale a mettere a repentaglio le basi della nostra vita”. “Principale responsabile di questo sterminio è l’uomo. Le cause? Si va dal sovrasfruttamento e dalla distruzione degli ambienti naturali al cambiamento climatico, all’inquinamento”. In Italia le specie animali a rischio sono: l’orso marsicano (ce ne sono solo 50 esemplari nel Parco nazionale dell’Abruzzo), poi l’aquila del Bonelli (appena 40 coppie in Sicilia) e i gipeti (gli avvoltoi barbuti). “Oggi possiamo ancora fare una scelta – riflette Marco Lambertini, direttore di Wwf International – essere i fondatori di un movimento globale che punti a cambiare la nostra relazione con il pianeta per garantire un futuro per tutti, oppure essere la generazione che ha avuto un’occasione e l’ha fallita. La decisione però è soltanto nostra”.

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375