GIACOMO AMATI

11 OTTOBRE 2018

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Basilicata come una gruviera

 

MIGLIONICO. “Basilicata come una gruviera (piena di buchi). All’interno del territorio regionale ci sono 487 pozzi petroliferi, di cui 187 sono inattivi. Dal 1895 ad oggi sono 487 i pozzi perforati, di cui 216 in provincia di Potenza e 271 in quella di Matera; 187 sono quelli chiusi, mentre i pozzi attivi sono 300”. Attualmente, i pozzi produttivi sono 101, di cui 84 eroganti; 95 sono quelli classificati come potenzialmente produttivi. “Nel complesso - scrive Pino Perciante su La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, 11 ottobre 2018 – in Basilicata sono in vigore 10 concessioni, per un totale di 84 pozzi in produzione (50 estraggono petrolio e 34 metano). Secondo l’Unmig (Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse), i pozzi che sono stati perforati sul territorio regionale dal 1895 ad oggi sono 487”. In Basilicata c’è la zona dei giacimenti storici della Val d’Agri, dove da secoli ci sono affioramenti naturali come la sorgente del petrolio a Tramutola. “Nell’antichità – scrive Perciante – le persone erano convinte che quell’acqua oleosa avesse effetti curativi e la prelevavano per pediluvi o la bevevano per curare patologie gastrointestinali e addirittura il fuoco di Sant’Antonio”. E, adesso, qual è la situazione? “In Val d’Agri da vent’anni è attiva l’Eni con il Centro olio di Viggiano. Fatica ad avviarsi, invece, Tempa Rossa della Total a Corleto Perticara; mentre la Shell starebbe cercando altri giacimenti petroliferi verso il confine con la Campania”.

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375