MIGLIONICO.
“Università di Basilicata allo
stremo. Si rischia il “default”,
l’insolvenza, cioè l’incapacità di
rispettare le clausole contrattuali.
Molti neo diplomati lucani scelgono
altri atenei italiani. Qui restano
corsi frequentati da pochissimi
iscritti, finanche da un solo
studente”. Attualmente, il numero
degli studenti universitari che sono
iscritti ai corsi di laurea di
Matera e Potenza è di 6.617 (a Bari
se ne contano 49.000). L’Università,
fondata nel 1982, ha due sedi,
Matera e Potenza. “I 10 milioni di
euro che ogni anno la Regione
garantisce all’Unibas ormai servono
solo per tamponare la continua
erosione di fondi statali”, scrive
Massimo Brancati su La Gazzetta Del
Mezzogiorno del 7 settembre 2018.
“C’è una popolazione giovanile che
vede sempre più collocato fuori
regione il proprio orizzonte
lavorativo e il proprio progetto di
vita. Secondo un sondaggio che la
Gazzetta ha fatto nelle scuole
superiori di Potenza e Matera, il
70% del campione preso in esame (200
neo diplomati) ha detto di voler
frequentare un ateneo al di là dei
confini regionali, Roma e Napoli in
testa”. Preoccupa il problema dello
spopolamento della nostra Regione.
“Noi – dice la rettrice Aurelia Sole
– abbiamo 35 tra corsi di laurea
magistrale e triennale e contiamo su
circa 290 docenti, è il massimo
delle nostre possibilità”. Molti
studenti si trasferiscono in una
città dove, dopo aver completato il
percorso di studi, immaginano di
avere più possibilità di trovare
lavoro. Alcuni corsi di laurea come
Chimica, Ingegneria meccanica, edile
e per l’ambiente hanno un solo
studente. Altri corsi ne hanno
quattro o sei. Eppure il giudizio
degli esperti della valutazione
sulla qualità della didattica è
ottimo. “A novembre – sottolinea la
rettrice – abbiamo ricevuto la
visita degli esperti della
valutazione della didattica che
hanno tracciato un quadro positivo
del nostro ateneo”. |