MIGLIONICO.
Un angelo. Franco Amati è volato in
cielo. E’ in Paradiso. All’età di 70
anni, dopo un breve periodo (quattro
mesi) di una crudele e terribile
malattia al fegato, in un ospedale
di New York, ieri (5 settembre 2018)
alle 10,30 (16,30 in Italia), Franco
è morto, amorevolmente assistito
dalla moglie Maria e dai figli Enzo,
Marcello e Sara. A Miglionico, nel
suo amato paese natio, il dolore, il
vuoto e le lacrime dell’amatissimo
fratello Mariano, delle sorelle
Lucia e Lina, dei parenti e degli
amici che hanno avuto il privilegio
di conoscerlo. I primi segnali della
malattia si erano manifestati,
all’improvviso, nello scorso mese di
aprile. Poi, il ricovero in ospedale
e il 30 maggio l’intervento
chirurgico. La speranza (vana) della
guarigione. Il conforto quotidiano
dei suoi familiari. Le preghiere. La
sofferenza, la morte. L’estate
scorsa, Franco, per un mese (dal 23
luglio al 22 agosto 2017) era stato
a Miglionico, nel suo paese natio
che amava profondamente. L’ha
salutato per l’ultima volta. Per
l’ultima volta ha abbracciato i suoi
parenti e amici. Per l’ennesima
volta ne ha ricevuto l’affetto.
L’amicizia di tutti. Un sentimento
nobile che Franco, da parte sua, non
ha mai fatto mancare a chi ha avuto
modo di conoscerlo, sia in Italia
che negli Stati Uniti d’America. Un
sentimento, l’amore, che ha
contraddistinto profondamente la sua
vita. L’amore per il prossimo ne è
stato il tratto distintivo. Altre
peculiarità della sua straordinaria
personalità sono state l’altruismo,
il senso della solidarietà e il
rispetto profondo del prossimo. Un
concentrato di virtù. Giovanissimo,
all’età di 20 anni, Franco sposa, a
Miglionico, Maria Laforgia, la
fidanzata dell’adolescenza. Dopo il
matrimonio, la moglie Maria parte
subito per gli USA, ove già
risiedono i suoi genitori. Franco la
raggiunge dopo pochi mesi. Prende la
cittadinanza americana, ma conserva
anche quella italiana. Comincia una
nuova vita: trova lavoro come
pasticciere nella “Pasticceria
Ferrara”, che ben presto diventa una
vera e propria meta di incontro sia
per i miglionichesi che si recano in
America per trascorrervi una breve
vacanza sia per tanti altri italiani
immigrati negli USA. Per tutti,
Franco è il pasticciere bravo. Anzi,
“quello bravo”. Così viene indicato
da chi ha l’opportunità di
conoscerlo. Ne diventa un punto di
riferimento. Un simbolo. Come una
bandiera dell’Italia e della sua
Miglionico. Del suo paese che non
dimentica mai. E neppure Miglionico
lo dimenticherà mai: ne ricorderà la
sua vocazione al bene,
all’altruismo, all’amore. Ne
ricorderà il modello di vita
esemplare. Lo ricorderà per la sua
passione per lo sport del calcio e
per la sua squadra del cuore, la
Fiorentina. Lo ricorderà per essere
stato una sorgente d’amore. Sabato,
8 settembre, alle 19, nella Chiesa
Madre, sarà celebrata una messa di
suffragio. Di preghiera.
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Franco Amati e la Pasticceria
"Ferrara" di New York (Little Italy)
Franco Amati svolge la sua attività
di capo chef nella pasticceria
"Ferrara" a New York, nel cuore di
Little Italy.
Ferrara è l’insegna più celebre di
Little Italy, quartiere una volta di
completo appannaggio italiano, che
oggi viene lentamente inglobato
dalla vicina Chinatown. Al 195 di
Grand Street l’Italia degli anni
Cinquanta si respira ancora tutta,
nell’arredamento rinnovato e
nell’offerta, fatta di torte alte,
come mousse al cioccolato, alla
fragola, torta alla carota, oppure i
biscotti, dai cantucci alle orecchie
di elefante. E ci sono anche le mini
torte nuziali da 15 $. La storia di
questa pasticceria ha inizio nel
1892 con Antonio Ferrara; nel 1933
viene rilevata da Salvatore
Canciello, nato a Napoli e
trasferitosi a Brooklyn. Oggi è il
figlio Dennis a seguirne la
gestione, dopo un rinnovo totale nel
‘79: “Ho imparato tutto da mio padre
e adesso mio figlio Dennis Junior
sta seguendo le orme di famiglia,
oltre a frequentare il college”. Lo
stesso iter seguito da Dennis, che a
12 anni entra in laboratorio e negli
anni si diploma anche al college.
Oltre a servire il sempre affollato
negozio, la produzione interessa
anche una distribuzione a terzi,
oltre che al secondo punto vendita
appena aperto nel Ceasar’s Palace di
Las Vegas. Sono due i laboratori,
uno dietro alla pasticceria (con 20
dipendenti) e l’altro a Brooklyn (25
persone), ma prossimamente il tutto
verrà spostato nel New Jersey, in
ambienti ancora più ampi. I dolci
più amati rimangono cannoli e
sfogliatelle, specie durante la
festa di San Gennaro che qui viene
festeggiata in grande stile. E poi
il gelato e la pasta di mandorla,
preparata fresca (da sito web
http://www.pasticceriainternazionale.it/it/03/03_08_02.html)
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