MIGLIONICO.
Il cantautore pugliese Osvaldo, 28 anni, di
Veglie (Lecce) ha vinto la nona edizione di
“Frequenze Mediterranee”, festival della
musica emergente, a cura dell’omonima
associazione culturale presieduta da Michele
Centonze. Nella serata finale, che s’è
svolta nella corte del Castello del
Malconsiglio gremita di spettatori, tra cui
il sindaco Angelo Buono, ha battuto la band
pugliese “Bytecore” di Andria, costituita da
Andrea (batterista), Umberto (pianista) e
Francesco (chitarrista). Alla kermesse
miglionichese, che è stata presentata da
Giulio Traietta di “Trm” di Matera,
nell’ambito della rassegna “SeRestate a
Miglionico 2018”, a cura del Comune, ha
partecipato anche la band milanese
denominata “Rezophonic”: ed è stato uno
spettacolo nello spettacolo, due ore di
emozioni, prodotte da una musica di qualità.
Il gruppo ha presentato tutte le canzoni dei
tre album prodotti finora. Nel “braccio di
ferro” tra i due finalisti, alla fine, l’ha
spuntata Osvaldo che, nel corso della sua
esibizione, ha presentato tre brani inediti:
“Marie”, “Fumo scelto” e “Paranza Isidoro” A
decretarne il successo, una giuria di
musicisti presieduta da Mario Riso, 50 anni,
batterista e compositore, creatore e
direttore del progetto musicale denominato
“Rezophonic” (2006). Il neo vincitore del
festival miglionichese riceverà, quale
premio finale della manifestazione canora,
la produzione di un singolo, messo in palio
dalla “Fondazione Matera-Basilicata 2019”.
Chi è il cantautore Osvaldo? E’ un giovane
che, sin dall’adolescenza, si appassiona
alle canzoni di Adriano Celentano e di Lucio
Battisti e le ascolta in continuazione sia
in casa che in auto. A 10 anni riceve in
regalo una chitarra, il suo primo strumento
musicale, e da allora non ha più smesso di
suonare e di cantare. Comincia a scrivere
testi di canzoni che parlano di storie
quotidiane: sono momenti di vita vissuta,
descritti con semplici versi poetici,
ispirati dalla vista di un cielo sereno e
stellato, da amori e malinconie. Nel 2015
lascia a malincuore il suo paese natio e si
trasferisce a Milano per lavorarvi come
infermiere. Ha poco tempo libero a
disposizione, ma Osvaldo non abbandona la
sua passione per la musica. Anzi, l’unica
cosa che riesce a fare per stare bene è
scrivere canzoni. Il periodo milanese dura
quasi due anni: poi, Osvaldo molla il suo
lavoro e ritorna a Veglie per fare quello
che più lo attrae, creare musica e scrivere
canzoni. Le stesse che rappresentano la sua
ragione di vita e che gli hanno permesso di
trionfare alla nona edizione di “Frequenze
Mediterranee”. Potrebbe rappresentare il
trampolino di lancio di una carriera
artistica appagante e ricca di
soddisfazioni. A conclusione del festival,
il sindaco Angelo Buono, nel sottolinearne
la valenza culturale e musicale, ha
osservato come la kermesse costituisca anche
un “attrattore turistico” per il paese che
vuole crescere sotto ogni profilo,
“sfruttando al massimo anche le numerose
opportunità di sviluppo che potranno
scaturire dal progetto riguardante “Matera
capitale europea della cultura 2019”. |