Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

13.03.2016

Home

Index stampa locale e nazionale

Stampa pagina

MIGLIONICO
Nel Pd spirano venti impetuosi e di guerra

MIGLIONICO. Ho appena finito di leggere, su “Miglionicoweb”, l’impeccabile analisi dell’attuale situazione politica italiana, tracciata dal politologo Domenico Lascaro nell’articolo, “Aiuto! Sono arrivate le primarie”. Significativa ed efficace la conclusione: “Il Pd – dice il professore – dovrà favorire la costruzione di una democrazia europea capace di affrontare le sfide cruciali che minacciano la stessa idea di Europa”. In che modo? “Istaurando un’autentica democrazia interna”, spiega Lascaro. Proposito saggio. Ma, con quale Pd? Con un Pd nel quale si vive come da separati in casa? Ormai, caro Domenico, anche se ti fa male ammetterlo, è questa la situazione politica che si sta prefigurando in casa del Pd tra il gruppo di maggioranza che sostiene il segretario Matteo Renzi e quello di minoranza che fa capo all’ex segretario Pier Luigi Bersani. Nei giorni scorsi anche Massimo D’Alema ha alzato il tiro contro il “renzismo” del Pd, osservando come “l’enorme malessere” della sinistra del Pd possa trasformarsi in un “nuovo partito”. Parole esplicite: la scissione si fa ipotesi concreta. Anche se, a parole, sia Bersani che Speranza e Cuperlo continuano ad escludere questa eventualità. Nel partito, ormai, spirano impetuosi “venti di guerra”. Il Pd “è finito in mano a un gruppetto di persone arroganti e autoreferenziali”, ha dichiarato D’Alema che parla di un “partito del capo” che esclude chi non si allinea. Nel quale “non riesce ad incidere” la voce della minoranza. Poi, D’Alema ha accusato Renzi di non voler tenere insieme il centrosinistra: vuole “sbarazzarsene” perché ha già fatto il “partito della Nazione”. Da parte sua, Bersani puntualizza che nel Pd prevale la logica del “comando”. E Roberto Speranza ha rincarato la dose, precisando che il Pd ha “spalancato le porte girevoli del trasformismo, altro che rottamazione”. In pratica, la minoranza di sinistra continua a stare dentro al Pd, ma “guarda fuori”: c’è la sofferenza per un Pd in cui “Verdini conta più dei fondatori”. In altre parole, Renzi viene percepito come un “usurpatore”. Immediata la risposta del segretario Matteo Renzi che prima osserva di “aver fatto tante cose di sinistra” e poi accusa: “Chi mi attacca ha distrutto l’Ulivo”. Insomma, un Pd così che futuro può costruire? Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375