Eppur si muove! Medjugorie

 

MEDJUGORIE. Eppur si muove, la frase celebre che sarebbe stata pronunciata da Galileo Galilei al tribunale dell'Inquisizione al termine della sua abiura dell'eliocentrismo sembra fatta apposta per Medjugorie.
A pochi giorni dal Festival dei Giovani a Medjugorie, in una domenica di fine luglio, tutto sembra tacere, le strade vuote, i negozi chiusi, il silenzio, la pace, i sorrisi penetranti della gente che incontri e riesci a sentire fino al profondo dell'anima.
E poi , apri la porta della chiesa, quella famosa con i due campanili, e ritrovi una marea di gente che in silenzio aspetta l'inizio della messa e che uscirà stravolta dalla potenza del discorso di un piccolo prete del Molise che squarcera' ogni ombra di dubbio sul perché di un pellegrinaggio a Medjugorie. Perché Dio ci ama e ci ama talmente tanto da volerci così come siamo , con i nostri peccati e le nostre paure e il suo amore è l'unica via da perseguire .
In prima fila una rappresentanza di scout provenienti dalla Lucania, in perfetta uniforme, e accanto un disabile in carrozzella proveniente dall'Inghilterra, una bambina, disabile anche lei, che non parla ma che conversa per tutto il tempo con una suora seduta dietro di lei....Ti chiedi che cosa spinga un popolo proveniente da ogni angolo del mondo a venire qui a Medjugorie in ogni periodo dell'anno, incessantemente, per salire sul Križevac, sulla cui vetta si trova quella celebrata Croce, che con la sua mole domina sull’intera regione .Oppure per salire sul Podbrodo, dove si trova la statua della Madonna, imponente e solitaria , ma Signora del mondo. Roccia carsica che assume svariate forme levigate dal continuo andirivieni degli uomini e solo roccia e arbusti, nient'altro fino alla cima. E migliaia di pellegrini salgono, e continuano a salire spinti dal 'motore immobile', un'unica grande forza che attira a sé gli uomini di tutto il mondo, scalzi, su una sedia a rotelle o in sneakers. E da ogni punto della montagna si elevano canti alla Madonna in tutte le lingue ma inconfondibili. Tu avresti preferito restare in albergo comodamente seduta in salotto a leggere l'ultimo best-seller e,invece, ti trasci nano sulla montagna e ti chiedi perché tutta questa euforia e perché sono felici di questa fatica immane. Ma proprio dopo la fatica della salita, proprio come il viaggio di Gesù al Calvario portando la sua Croce, scopri la grandezza ed il valore della Croce quale segno d’infinito amore e ti accorgi che possiede un’irresistibile forza d’attrazione.
Nella profondità della sua indescrivibile ed immensa sofferenza, Gesù non ha pensato a sé, ma sempre a noi peccatori. Innalzato sulla Croce, ha pronunciato le parole che salvano il mondo: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno!” . La risposta all’enormità del peccato dell’uccisione di Dio, e a quella cecità estrema, è il perdono di un Dio rifiutato e calpestato.
La croce è divenuta un simbolo di vittoria, della vittoria confermata dalla Risurrezione. Qui a Medjugorje il Cristo Risorto, che i fedeli così tanto venerano, contiene anche il mistero della Croce, che è fonte della nostra salvezza e promessa di una vita degna di Dio, ed è solo nell'abbraccio delle sue ginocchia , nel trasferimento di quel calore inspiegabile che entra nel tuo essere, che l'umano incontra il divino e non vuole staccarsi mai più.
Il viaggio a Medjugorie è un viaggio in salita ,verso la luce , e ognuno fa luce sul proprio vuoto interiore e si riconcilia con la propria anima e custodisce gelosamente il proprio tesoro.

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375