MIGLIONICO.
Ieri sera la sala dell'Auditorium del Castello del Malconsiglio
di Miglionico, alla presenza del sindaco Angelo Buono e di
numerosi soci, era pervasa da un'aria di gioia, passione,
entusiasmo, gli stessi di 40 anni fa quando un gruppo di
giovani, intraprendenti e sognatori , cambiò la storia
costituendo la Cooperativa Alternativa, nel 1978.
Erano anni di grande tensione sociale e politica e il lavoro,
specialmente quello femminile, mancava. Dall'altra parte, però ,
c'era un grande fermento a favore del cooperativismo: nel 1977
si era costituita a Miglionico la Cooperativa Edilizia
Alternativa.
MIGLIONICO. I giovani fondatori di 'Vita Alternativa',stimolati
dall'allora Segretario del P.C.I. Vincenzo Buono, si orientarono
verso il settore socio-assistenziale, in virtù delle opportunità
offerte dall'allora Amministrazione Provinciale, supportate
dalla Legge 285/77 (occupazione giovanile) e della Legge 180/78
, Legge Basaglia, che sanciva la chiusura dei manicomi e
prevedeva la nascita di strutture alternative a dimensione
familiare.
La cooperativa cominciò con il Servizio Domiciliare agli
anziani, con i soggiorni estivi per minori e diversamente abili
e l'accoglienza dei primi dimessi dall'Ospedale Psichiatrico
'Don Uva'di Potenza presso la Colonia di Tre Cancelli di
Tricarico. Il percorso, talvolta difficile, come afferma Michele
Pace , presidente della cooperativa sociale 'Vita Alternativa, e
la consapevolezza di una scelta di vita per abbattere tutto cio
che é barriera e che annulla la dignità umana, con l'obiettivo
di restituire gli emarginati ad una società migliore e con la
consapevolezza che ragione e follia esistono e vanno trattate
allo stesso modo,sono stati al centro del lavoro di tutto questi
anni.
Nel corso di 40 anni la Cooperativa è diventata un importante
punto di riferimento aprendosi ad un lavoro di rete con Enti
Locali ed Associazioni e diventando un'impresa sociale autentica
che agisce in una dimensione economica finalizzata a produrre
valore aggiunto comunitario, per accrescere il capitale sociale
dle territorio e promuovere sviluppo economico e benessere
diffuso.
La Cooperativa Alternativa, infatti, ha dato stabilita' per anni
a moltissime famiglie e una risposta importante alla nostra
comunità, su 2500 abitanti c'erano 70 dipendenti, afferma
Innocenzo Guidotti, vicepresidente vicario Legacoop Basilicata.E
continua ponendo un interrogativo: cosa dovrebbe fare adesso il
movimento cooperativo , come si deve adeguare per dare risposte
alle esigenze del territorio?
Guidotti ha affermato che bisogna divulgare la cultura del fare,
del cooperare, non si può più pensare che piccolo é bello; il
nostro è un territorio frammentato dove mancano servizi che
consentano una qualità della vita adeguata e che i piccoli
possano avere un futuro.Una soluzione potrebbe essere supportare
le comunità con i servizi che possono garantire una vita
adeguata a giovani e anziani con le cooperative di comunità.
Il moderatore del dibattito,Giuseppe Salluce, responsabile
regionale Legacoopsociali, ha fatto luce sul rischio che le
cooperative possano scomparire a causa dell' ottimizzazione del
mercato, essendo per lo stato un peso,una spesa inutile.
Il modello che propone è la coprogettazione con le istituzioni:
la progettualita', la residenzialita' di piccole dimensioni ma,
allo stesso tempo, considerare percorsi di crescita e
intraprendere le strade su ulteriori risorse che possono
consentire di duplicare esperienze che muovono i primi passi in
Italia ,come la cooperativa di comunità.
Emozionante l'intervento del primo presidente di 'Vita
Alternativa' ,Tonio Guidotti che si e' detto contento di vedere
come si é ancora legati allo spirito di insieme, si parla di
noi, ed è ancora palpabile la voglia di mettersi in gioco e
vedere come il sogno che era nel cassetto continua ad essere
vivo. Ha Concluso con un invito per i giovani: sognate e
realizzate il vistro sogno con tenacia.
Anche l'assessore alle politiche di sviluppo e lavoro, Roberto
Cifarelli ha ricordato la sua esperienza in una cooperativa di
progettisti nel lontano 1983. La nuova legge sulle cooperative
di comunità sono una grande opportunità per salvaguardare le
nostre piccole comunità. Bisogna mettere insieme i cittadini per
erogare servizi che il comune non può più erogare.L' Assessore
Cifarelli ha concluso augurando che il modello di Miglionico
venga emulato da altri paesi .
Paolo Laguardia, presidente di Legacoop ha concluso il dibattito
esprimendo la sua preoccupazione per i pericoli a cui può andare
incontro il mondo delle cooperative perché la politica mette al
posto sbagliato le persone sbagliate, senza valutare le
competenze, le specificita' delle cooperative che svolgono quel
mestiere. Bisogna mettersi in cammino e capire come rinvigorire
il rapporto associativo e la solidarietà interna prima del
congresso regionale delle cooperative.
Auguri di lunga vita alla cooperativa Vita Alternativa. |