MIGLIONICO
Questa è l'Italia
 

MIGLIONICO. Lo studio della storia moderna dell'Italia e' interessante perché ci presenta una fase dell'evoluzione economica e politica svoltasi nel nostro paese. È ancor più interessante vedere, attraverso la pubblicazione di Francesco Saverio Merlino 'Questa è Italia' , ed.Cooperativa del libro popolare Milano, come la feudalità è stata abolita ,ma rimangono il feudalesimo e i feudatari ,il cambiamento di nome dei possedimenti ,le rivoluzioni economiche e politiche non hanno valso a strappare la mala pianta dal suolo italiano.L'autore Merlino era un italiano emigrato dall'Italia nel 1884 per sfuggire ad una condanna a parecchi anni di prigione commimatagli dal Tribunale di Roma dietro imputaziome di 'associazione di malfattori'.L'Italia del Merlino è quella degli anni intorno al 1890,l'Italia dle primo ministro Crispi,un trentennio dopo la fondazione dello stato unitario.L'autore analizza la conquista e le fasi e i procedimenti attraverso i quali la borghesia italiana ha spogliato della terra i contadini;esamina la 'Greppia',i processi di capitalizzazione adottati dalla borghesia italiana.Merlino approfondisce particolarmente l'analisi della 'conquista del suolo'da parte della borghesia ai danni delle classi contadine meridionali ,effettuatasi attraverso l'usurpazione delle terre comunali,l'acquisto dei beni ecclesiastici,come pure particolare attenzione è dedicata alla documentazione delle condizioni di vita dei contadini.
Sono infatti i contadini e in particolare i contadini del Mezzogiorno ,i protagonisti dell'Italia del Merlino:la chiave di volta della storia italiana è data dalla lotta fra Il Nord industriale e Il sud agricolo.La rivoluzione del 1860 fu compiuta dalla borghesia contro il popolo ,dal capitale contro la Terra,dall'industria contro l'agricoltura ,dal Nord contro Il Sud , tale è stata l'impresa politica della classe che ha conquistato l'Italia nel 1860.
Il feudalesimo con tutte le sue angherie,le sue prestazioni imposte ai contadini,i suoi abusi e le sue violenze, i suoi monopoli innumerevoli,è ancora in piedi e il governo liberale non ha fatto nulla per abbatterlo , tranne allargare la base ,creando una schiera di feudatari nuovi ,i baroni della politica.Il feudalesimo storico è floridissimo in tutta Italia ,ma soprattutto in quella meridionale .In ogni località hanno il supremo potere economico e politico, la proprietà della terra,della casupola abitata dal contadino e il monopolio delle amministrazioni pubbliche. Le autorità governative,prefetto,sottoprefetto,maresciallo dei carabinieri, i quali potrebbero reprimere quel dispotismo , rendono volentieri omaggio alla famiglia dominante e si adoperano a mantenere i contadini in una sottomissione che è garanzia d'ordine e di tranquillità pubblica.Non sempre fu l'amore a fare del giovane calabrese dapprima un omicida ,poi un brigante;spesso fu il padrone che ha rincarato l'affitto,lo ha sfrattato,lo ha bastonato,ha sedotto sua sorella...L'usurpazione dei beni demaniali fu una delle cause principali del brigantaggio .I cafoni ,diceva il generale Govone alla commissione d'inchiesta,vedono nel brigante colui che raddrizza i torti della società. E il Villari :"Nei paeselli dell'Italia meridionale ,il medioevo si mescola alla civiltà moderna :solo che invece del barone è il borghese a far da tiranno."In questi paese l'istruzione è negletta e disprezzata, i maestri di scuola non ricevono stipendio, le maestre sono alla mercé delle voglie libidinose dei sindaci e di altri funzionari dei servizi di pubblica istruzione.Le guardie forestali e campestri sono allo stesso tempo guardie del corpo dei padroni ,sbirri ed esecutori di vendette,agenti elettorali. Essi costituiscono un mezzo potente per opprimere il contadino.Spesso fanno l'ufficio dei prosseneti :reclutano le contadinelle per il letto dei padroni .Molto si è parlato di camorra e di mafia e,come di solito ,è stato accusato il popolo dei delitti dei quali e' stato vittima.È ora di smentire tali accuse e di proclamare ben altro ,che camorra e mafia sono delitti la cui responsabilità deve essere messa sul conto della borghesia.L'Alongi,funzionario di polizia,nel suo libro intitolato 'La mafia nei suoi fattori e nelle sue manifestazioni'(Torino1887),attesta che la mafia è composta in ogni paese da circa una mezza dozzina di persone,è rappresentata dai gabellotti. Sono quasi tutti persone influenti ,che sfruttano gli impieghi amministrativi ,con numerose clientele elettorali.La vera camorra aleggia in sfere sociali elevate e quella che si puo' incontrare nelle prigioni e nelle case di tolleranza non è di essa che una debole imitazione, una larva.La grande camorra regna nelle amministrazioni, nei tribunali,nelle elezioni e si propaga attraverso una catena ininterrotta di intermediari. Nihil sub sole novi.
Il contadino poi si trova legato mani e piedi in balia del padrone che è spesso insieme proprietario,monopolizzatore e magistrato civile.Il povero contadino,finita la trebbiatura,può dirsi fortunato se riesce a prendersi tre o quattro delle venti salme del raccolto,anche se di qualità inferiore,spesso di solame, misto di terra.Ottenuto il suo grano ha un solo scopo:venderlo per pagarsi i debiti e comprare delle provviste per il suo vitto .Ma incontra solo sensali coalizzati tra loro e con i negozianti in vere società monopolistiche,o per parlar chiaro,in una vera camorra,i quali impongono al contadino il prezzo più basso se comprano da lui, e il più alto se gli vendono.Un bellissimo sistema d'usura ...ma ancora...
I contadini e gli operai che emigrano non possiedono di che pagarsi il viaggio e gli usurai anticipano cento ducati di carta e dovranno restituire 150 in oro.E se riescono a resistere alla febbre gialla vengono affidati a padroni,spesso italiani, che li sfruttano,li picchiano e li affamano e infine li uccidono .
Così è fatta la borghesia che detiene il potere in Italia :grandi proprietari incapaci di amministrare i loro possedimenti ;industriali e commercianti abilissimi nello scaricare il prossimo ,una miriade di intermediarii ,di sensuali,accaparratori ,di monopolizzatori,di burocrati schiavi del meccanismo e arroganti col pubblico ,di politici incalliti negli intrighi di partito .Cosi è composta la nostra classe dirigente ;questo è il fior fiore della nazione a cui sono affidate le nostre libertà,i nostri destini.Questa è la storia dell'arricchimento della borghesia,dell'accaparramemto delle terre,della formaziome del capitalismo ,degli espedienti e dei mezzi di governo ,insomma dell'Italia unificata politicamente e di nuovo divisa in due classi,in due nazioni contrapposte, nemiche,borghesia e proletariato . Margherita Lopergolo

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