MIGLIONICO. LOCALITA' TRE CONFINI - Letteratura dei tre confini
"Il sudore del pane" di Carlo Gaudiano
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MIGLIONICO. Il 16 gennaio 2016 alle ore 20.30 presso il ristorante snack bar 'Tre Confini' si è tenuto l'incontro annuale del progetto 'Letteratura dei tre confini' ,nato con l'obiettivo di unire i paesi della collina materana e del Basso Ionio in un progetto culturale che miri al recupero della memoria storica e alla diffusione della cultura locale. Ospite d'eccezione il dottor Carlo Gaudiano, medico ospedaliero,specialista in anestesia, rianimazione e in ematologia, nonché scrittore.
Ad aprire la serata le parole in musica di Francesco Lomonaco, cantastorie montese.
A seguire, l'intervento del dottor Nunzio Venezia, CSA della Genzyme Sanofi Company e la dottoressa Anna Maria Palmisano, dentista, che hanno organizzato l'evento sostenendo fortemente il dottor Gaudiano nel suo progetto di prevenzione e terapia dell'anemia mediterranea 'Un cuore per l'Albania'. Una forte risposta di solidarietà è stata data dalle associazioni presenti: Ce.Ca.M di Marconia (Centro cultura e arte Magna Grecia),Avis di Pisticci, Vas, Amicolibro e Gruppo di Lettura di Montescaglioso, Domos(donatori di midollo e cellule staminali) Gruppo teatrale Libero teatro di Matera, Unpli di Basilicata.
Dopo i saluti, l'intervento del dottor Gaudiano, presidente dell'associazione ONLUS 'Un cuore per ...l'Albania', i cui volontari (medici e infermieri) operano in Albania inseriti in un progetto di prevenzione e cura dell'anemia mediterranea e altre emoglobinopatie. L'attività sanitaria si è concentrata nel programma di prevenzione e diagnosi annuale e di massa per la ricerca dei portatori sani del tratto talassemico,ha aggiunto la dott.ssa Marina Susi, oncologa dell'ospedale 'Madonna delle Grazie' di Matera, concretizzando l'esecuzione di 12000 screening.
Durante la serata,la dottoressa Margherita Lopergolo ha presentato l'ultimo lavoro del dottor Gaudiano scrittore: 'Il sudore del pane',pubblicato nel 2015 da Magister Edizioni. Protagonista del racconto è Francesco Sparafuoco ,un eroe per il popolo contadino, colui che aveva impedito che la mezzadria,già di per sé favorevole ai padroni,diventasse ulteriormente vantaggiosa per i proprietari terrieri. Il racconto narra il sopruso a carico di alcuni mezzadri,il cui capo è Francesco, nella Matera del 1898,durante il mese di agosto ,a termine della raccolta del grano che quell'anno fu veramente eccezionale. Il padrone dei terreni, don Alberto Renna, con i quali i mezzadri spartivano il raccolto, reclamò un aumento della quota a lui spettante. Con la ribellione dei mezzadri ha inizio una vicenda giudiziaria che vedrà Francesco accusato di diffamazione e ribellione per essersi rifiutato di consegnare i sacchi di grano al fattore Cristoforo Strambalone,detto lingua consumata, e per aver usato l'appellativo di cornuto per definire don Alberto Renna.Accusa dalla quale il popolo dei cafoni lo aiuterà a difendersi scegliendo per la sua difesa l'avvocato Cipolla,che non aveva un grande eloquio ,non usava la retorica,ma usava poche battute che andavano a segno durante il dibattimento. Don Alberto Renna sceglierà di farsi assistere da Caino Ragnatela,un avvocato che aveva costruito la sua fortuna professionale non già sulle abilità professionali ,ma per le amicizie ad altissimo livello che aveva saputo intessere. La trama si dipana attraverso una serie di quadri d'ambiente e di costume che delineano il colore,la fisionomia di un'epoca. Si tratta di un romanzo storico manzoniano che ricostruisce attorno alle vicende del protagonista, la situazione umana del Sud mista ad invenzione. Sono gli 'anni più luminosi' della storia agraria italiana,dal 1897 al 1913,quelli descritti negli 'Atti dell'inchiesta parlamentare sui contadini meridionali 'promossa da Giolitti nel 1906,in cui la gravità della situazione economica e sociale era resa evidente dal ripetersi delle agitazioni contadine.
Alla fine del processo,Francesco Sparafuoco, detto Jammcarrer, fu dichiarato non colpevole e ci fu una esplosione di grande gioia da parte di tutti i cafoni .
L'autore ha saputo dipingere il modo di comportarsi degli uomini nella realtà con assoluta obbedienza al vero e con un estro comico che si alterna di spettacoli comici e tragici. Il comico non ha mai nulla di caricaturale anzi si distende in pagine luminose e Francesco risulta la figura più lieta e convincente che l'autore possa aver inventato,con le sue doti contadine :la bontà generosa,la giustizia istintiva,la religiosità e la laboriosità. questo è il romanzo della Provvidenza: l'intervento di Dio, la fede dei contadino negli affanni e nelle tribolazioni e la loro solidarietà. Da Tre Confini...un mondo di solidarietà.Margherita Lopergolo

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