MIGLIONICO.
Una Pila che cade a pezzi.
La fontana storica di
Miglionico, situata in
contrada Pila, biglietto da
visita per quanti giungono
dalla via principale di
accesso alla cittadina , è
stata interdetta al pubblico
a causa del cedimento
evidente di alcuni pezzi
della grondaia posta a
copertura dei 6 vasconi di
raccolta delle acque. Una
fontana che capta l’acqua
della sorgente “Pila” a
quota 358 slm. Dopo aver
subito una decantazione in
una vasca in calcestruzzo,
due derivazioni portano
l’acqua una decina di metri
più in basso, nei 6 vasconi
utilizzati in passato come
lavatoi ed in una fontana
pubblica con annesso un
lungo abbeveratoio
utilizzato in passato da
muli e asini di quanti si
ritiravano dalle campagne
dopo una giornata di lavoro
nei campi. “In via del
tutto precauzionale -
precisa un comunicato del
sindaco, l’amministrazione
ha disposto la chiusura
della fontana perché la
grondaia, per il cedimento
di alcuni pezzi, poteva
costituire fonte di pericolo
per i cittadini. Nei
prossimi giorni si
provvederà alla messa in
sicurezza dei canali.”E
nello stesso comunicato
aggiunge: “A tal proposito
il Comune ha già ottenuto un
finanziamento per la
sistemazione della fontana,
i cui lavori, salvo
imprevisti, dovrebbero
iniziare a metà novembre”.
Una situazione di pericolo
già in precedenza segnalata
dall’esponente del Movimento
5 Stelle, Antonio Digioia
nel 2015, quando con una
nota, informava
l’amministrazione comunale.
“E’ evidente la situazione
di degrado e abbandono in
cui versa tutto il complesso
delle fontane della Pila –
esordiva Digioia che
aggiungeva: “una struttura
fatiscente ed in continuo
deterioramento per la
perdita dell’acqua causata
dal malfunzionamento dei
rubinetti e dall’occlusione
degli scarichi oltre alle
strutture che con il tempo
si stanno corrodendo sempre
più. “La fontana della Pila
- concludeva il consigliere
comunale “grillino” – per la
sua importanza storica e per
la tradizione che le
fontane, in genere,
esprimono nel contesto
turistico-rurale, va
considerata un’opera
pubblica da ristrutturare in
via prioritaria tra quelle
da valorizzare e recuperare
all’interno del demanio
comunale”. E correva l’anno
2015. Oggi con le attenzioni
maggiori rivolte verso le
opere pubbliche ed il loro
stato di conservazione,
anche la Pila ha manifestato
i suoi segnali di degrado in
quella copertura datata 1936
ma poi completamente rifatta
in nuovi materiali e nuova
fisionomia negli anni ’80.
Materiali che forse
necessitano di manutenzioni
e attenzioni per conservarne
qualità e resistenza. |