MIGLIONICO.
Coserplast esce dalla quarantena. Ci son voluti quaranta giorni
alla cooperativa miglionichese, leader nazionale nella
produzione d’infissi in PVC, per riprendere le attività,
abbandonate dopo il terribile incendio, accaduto nella mattinata
del 14 gennaio. Un incendio, come sembra abbiano accertato
indagini, non di natura dolosa ma innescatosi da un
cortocircuito della centralina di alimentazione dell'impianto
fotovoltaico. Il deposito esterno adiacente alla centralina fu
completamente divorato dalle fiamme che quella domenica
sprigionarono un’enorme colonna di fumo nero visibile da
notevole distanza. Grazie al tempestivo intervento dei vigili
del fuoco da Matera e Ferrandina le fiamme furono contenute e
domate. Il calore, la cenere e la fuliggine, oltre ad annerire
le murature, dopo gli accertamenti e sopralluoghi successivi,
risultarono aver completamente messo fuori uso le sofisticate
apparecchiature tecnologiche atte alle produzione, ubicate
nell’adiacente capannone che in un primo momento sembrava essere
uscito indenne. Computer, impiantistica e macchinari costosi
risultarono compromessi, tanto da richiedere interventi di
tecnici qualificati per una loro completa riprogrammazione con
sostituzione di diverse componenti, schede e controller per
consentire alla Coserplast di poter ritornare ad una produzione
di infissi in PVC di qualità. Danni ancora non quantificati ma
che sono andati man mano aumentando dopo la sommaria stima
iniziale di oltre duecentomila euro. La conta dei danni è salita
notevolmente e sarà compito di periti qualificati, quantificarli
con precisione. Da qualche settimana erano tornati al lavoro le
10 maestranze amministrative sui 40 complessivi, dopo la
sistemazione del cablaggio di rete e nuovi computer a sostituire
quelli andati distrutti dal calore e dalla fuliggine. Da qualche
giorno è partita la produzione, pur se a ritmo ridotto, con i
primi macchinari riqualificati e riabilitati. Fra una settimana
si potrebbe finalmente tornare a regime. |