MIGLIONICO.
Rimborsi per errata applicazione TARI. E’ quello che sollecitano
all’amministrazione, di effettuare in tempi brevi, i consiglieri
pentastellati d’opposizione. Miglionico, ricordiamolo è finito
nella lista dei comuni che non hanno applicato, come indicato
dalle direttive ministeriali, la tariffa variabile della TARI
negli anni dal 2013 al 2017, alla stregua di tanti altri comuni
italiani in merito alle pertinenze (garage, soffitte, cantine)
delle utenze domestiche. Dopo l’ultimo consiglio comunale in cui
l’amministrazione guidata dal Sindaco Buono (Pd) ha negato
l’errata applicazione della tariffa variabile Tari, gli animi si
sono scaldati. In un comunicato a firma dei 3 consiglieri
d’opposizione si contesta questa presa di posizione
dell’amministrazione che non si sta attenendo a quanto indicato
dalla circolare del Ministero dell’Economia e Finanze del 20
novembre 2017 che afferma a chiare lettere che “L’applicazione
della tariffa variabile alle pertinenze non trova alcun
fondamento normativo” e che allo stesso tempo la stessa
amministrazione ha eliminato, in qualche modo riconoscendo
l’errore, dal Regolamento comunale della TARI, l’applicazione
della tariffazione variabile alle pertinenze per i prossimi
conteggi. E i CinqueStelle nel loro comunicato continuano:
“Ribadiamo, ancora una volta, che il Ministero ha sentenziato e
che l’applicazione della tariffa variabile alle pertinenze non
trova alcun fondamento giuridico ed è legittimo, quindi, che i
cittadini siano rimborsati per l’eccedenza pagata. Resta da
risolvere il problema dei fondi da mettere a bilancio per
rimborsare i cittadini che ingiustamente hanno pagato più del
dovuto”. Suggeriscono pertanto a tutti i cittadini che hanno
avuto questa errata applicazione della TARI, al fine di evitare
che il diritto al rimborso si prescriva (5 anni dal pagamento
della bolletta), di presentare quanto prima un’istanza di
rimborso presso l’Ufficio Tributi del Comune di Miglionico per
le bollette pagate dal 2013 (allora TARES) al 2017. In merito ai
rimborsi, il sindaco Angelo Buono fa notare che: ”il Parlamento
dovrebbe dare indicazioni e direttive precise per aggirare
questa anomalia, venuta fuori nell’applicazione della Tari
evitando ai comuni di commettere ulteriori errori. Mi preme
ancora una volta precisare che l’amministrazione in questi anni
non ha incassato alcuna somma aggiuntiva rispetto a quella
prevista per legge. Il problema nasce solo da una
ridistribuzione della TARI fra i cittadini ed i nostri calcoli
di ridistribuzione effettuati ed applicati per gli anni
2013-2017 non sono mai stati contestati da alcun ente
istituzionale”. |