MIGLIONICO.
Un milione e mezzo
di euro sul gioco.
Miglionico, con 2.497 abitanti ed un reddito pro-capite pari a
14.143€, nell'anno 2016, risulta aver "investito"
nel gioco d'azzardo la considerevole cifra di 1 milione e 430
mila euro. Questo il dato che emerge da una ricerca, "L'Italia
delle Slot", condotta dalla GEDI, http://lab.gruppoespresso.it/finegil/2017/italia-delle-slot/
a cura del gruppo l'Espresso. Una spesa che vede il comune del
Malconsiglio classificarsi al primo posto, rispetto ad altri
comuni vicinori, per spesa pro-capite in rapporto ai suoi
abitanti. Ben
572,40€
è la
somma che ciascun miglionichese, ha sperperato nel gioco. Una
somma più che raddoppiata in rapporto a quella di comuni
vicinori come Pomarico 241,30€, Tricarico 232,90€,
Grassano 274,00€ , Montescaglioso 259,30€. Superiore
anche alla somme giocate nel 2016, a Grottole 366,30€, a
Ferrandina 325,80€ e a Irsina 303,20€. Una cifra,
quella di Miglionico, seconda solo alla città capoluogo di
provincia (887,00 €), raccolta attraverso le 23 “New Slot”
AWT, macchinette ubicate all'interno di locali come bar,
tabaccherie e che accettano solo monete. A Miglionico non
risultano presenti Videolottery, macchinette che accettano
banconote e che consentono giocate più alte. Il numero di slot,
per ogni 1000 abitanti, risulta pari a 9,2 , indice
pressoché identico a quello di altri comuni. Le giocate
miglionichesi vanno ad incrementare il fatturato del gioco
d'azzardo che in Italia si aggira sui 100 miliardi di euro e che
sta diventando sempre più una vera e propria piaga sociale, che
oltre ai numeri, nasconde drammi serissimi per tante famiglie
che si rovinano. La Basilicata ha provato ad arginare il
fenomeno emanando la
Legge Regionale 27.10.14, n. 30 con integrazioni successive
recanti“Misure per il contrasto alla diffusione del gioco
d’azzardo patologico (G.A.P.)”. L'applicazione di tale
legge, che prevede tra l’altro l'ubicazione delle slot ad una
distanza di almeno 500 metri, misurati per la distanza
pedonale più breve, da istituti scolastici, luoghi di culto,
oratori, impianti sportivi e centri giovanili, centri sociali o
altri istituti frequentati da giovani o strutture residenziali o
semiresidenziali operanti in ambito sanitario o
socio-assistenziale e, inoltre, strutture ricettive per
categorie protette, è stata sollecitata mediante lettera
inviata (settembre 2017) all'attenzione di tutti i sindaci e
assessori lucani, dai consiglieri Regionali del M5S,
Gianni Leggieri e Gianni Perrino. Nella stessa si precisava
che "L’inosservanza del c.d. “distanziometro” è punita con
una sanzione da 6 a 10 mila euro (nel caso di reiterazione delle
violazioni con sospensione temporanea dell’esercizio
dell’attività da 10 a 60 giorni). L’accertamento e la
riscossione delle violazioni spetta al Comune". A Miglionico,
come in tanti altri centri lucani, la sola applicazione del
“distanziometro”, avrebbe tagliato molte, se non tutte, le slot
machine esistenti arginando la possibilità di gioco.
|