MIGLIONICO.
Dipendenze: conoscere per gestire. Un
incontro dibattito è quello che si terrà
questa sera, a partire dalle ore 19:30,
nella sala auditorium del Castello del
Malconsiglio. A cura del Gruppo
Giovani-Adulti della locale Parrocchia Santa
Maria Maggiore in collaborazione con il
Comune di Miglionico, esperti e
professionisti , si confronteranno anche con
quanti parteciperanno, sul problema sempre
più scottante delle varie forme di
dipendenza. Un concetto complesso, quello
della dipendenza, che coinvolge non solo
aspetti neurobiologici, ma anche aspetti
comportamentali, sociali, psichici e
culturali. Non solo dipendenze patologiche
da uso e abuso di sostanze come alcool, fumo
o droghe ma stravolgimenti di comportamenti
derivanti dall’uso di oggetti, da attività e
stili di vita che provocano difficoltà
relazionali e visione distorte della realtà
e con il mondo che ci circonda.
“Il crescente dilagare del fenomeno delle
dipendenze – precisa il dottor Rino Finamore,
Presidente dell’associazione Oniamentis e
membro dell’Osservatorio Regionale sul gioco
d’azzardo- in special modo nell’universo
giovanile, nelle sue variegate forme,
alcool, droga, gioco, cibo, sesso, internet,
richiede un interessamento specifico e
costante di una comunità attenta ai problemi
sociali. E in una società che è cambiata,
sono mutati anche bisogni ed esigenze. E,
purtroppo, anche le "dipendenze" sono
cambiate. Le stesse vanno individuate e
conosciute per poterle gestire al meglio”.
Alla serata interverranno, oltre al
presidente di Omniamentis, il dr. Gianni
Mario D’Ambrosio, Conselor e Direttore del
Coordinamento Regionale Lucano del gioco
d’azzardo e nuove dipendenze; la dr.ssa
Lucia D’Ambrosio, Dirigente Servizio
Dipendenze Patologiche, Ser.D dell’Azienda
Sanitaria Matera; la dr.ssa Angela Molinari,
Psicologa, Psicoterapeuta e Direttore del
Centro Dipendenze Omniamentis insieme alla
collega dr.ssa Maria Lamonea, Psicologa,
Psicoterapeuta e Referente area famiglie del
Centro Dipendenze Omniamentis. Fra le nuove
dipendenze, quelle da internet, da
cellulare, da sesso, da cibo si aggiungono
allo shopping compulsivo e al gioco
d’azzardo patologico. Vittime sono donne e
uomini di tutte le età, bambini, giovani,
adulti ed anziani. La trasversalità
generazionale, sociale e culturale e il
coinvolgimento di un sempre maggior numero
di persone soprattutto nell'ultimo decennio,
sono segnali preoccupanti e da non
sottovalutare per la loro pericolosità
sociale che, come nel gioco d’azzardo, sono
potenzialmente in grado di condurre intere
famiglie alla rovina, non solo economica ma
anche dal punto di vista dei legami
affettivi. Antonio
Centonze |