MIGLIONICO.
Luci spente sul CRAS e motori accesi
nell’oasi WWF. Da un mese, il Centro
Recupero Animali Selvatici e il Centro
Visite con annesso Museo Naturalistico,
presso la Riserva Regionale di San Giuliano,
sono senza allaccio all’energia elettrica.
Le apparecchiature elettriche necessarie per
la gestione e la manutenzione del centro
stanno funzionando grazie ad un gruppo
elettrogeno alimentato a benzina, collocato
e sostenuto a proprie spese dal responsabile
del centro. Un gesto lodevole e di grande
responsabilità che sta consentendo
quantomeno al centro di poter essere
operativo, pur in queste difficili
condizioni, per curare le numerose specie
selvatiche protette bisognose di cure.
L’utilizzo del gruppo elettrogeno, che
dovrebbe funzionare h24 per essere efficace
per frigo e congelatori, oltre all’ulteriore
aggravio di spese per il carburante, non può
essere una soluzione, in quanto il rumore
dello stesso, è in contrasto con la
tranquillità dei luoghi arrecando disturbo
agli animali ricoverati, già traumatizzati
per gli incidenti e a quelli liberi
nell’ambiente circostante. Questa invece è
l’immagine che si sta offrendo ai tanti
turisti e visitatori che si avvicinano
all’oasi WWF del lago di San Giuliano, lago
sul quale si affacciano sia Miglionico che
la capitale della cultura 2019, Matera.
Un’oasi che, di oasi, con il rumore del
gruppo elettrogeno a far da sottofondo, ha
davvero poco. Il gruppo consiliare del M5S
di Miglionico fa sentire forte la sua voce
di protesta. “Ripristiniamo urgentemente
l’energia elettrica” – è scritto nella nota
inviata al presidente della Provincia di
Matera. Una Provincia che dovrebbe
assicurare il buon funzionamento
dell’attività ordinaria del CRAS e del
Centro Visite e che, invece, ha
drasticamente deciso il distacco
dell’energia elettrica da parte del
fornitore. “Noi crediamo e contestiamo a
gran voce – continua il comunicato del M5S,
al di là delle responsabilità e dei motivi,
l’interruzione dell’energia elettrica, che
l’Ente avrebbe dovuto garantire, trovando
soluzioni adeguate ai problemi che
colpiscono strutture già in forte difficoltà
e che svolgono dei servizi di pubblica
utilità previsti per legge. Non è possibile
abbandonare a se stesso un centro di vitale
importanza sul territorio provinciale per il
recupero e la cura di tantissime specie
protette e, allo stesso tempo, non avere
alcun rispetto per chi ci lavora ogni giorno
tra mille sacrifici e difficoltà”. Pertanto
si fa appello al Presidente della Provincia
affinché nell’immediato metta in campo le
opportune azioni per ripristinare
l’erogazione. Lo stesso appello è rivolto
anche ai Sindaci, alla Prefettura e alla
Regione Basilicata affinché si attivino per
sollecitare l’Ente a farsi carico delle
proprie responsabilità. E’ inconcepibile che
un CRAS e il Museo Naturalistico di una
Riserva Regionale siano costretti a
funzionare così.
Antonio Centonze |