MIGLIONICO.
Consigli per gli appalti. Da un comunicato, diramato dal gruppo
5Stelle, all'opposizione nella cittadina del Malconsiglio, si
evincono alcuni consigli per provare ad evitare la corruzione
nelle procedure di assegnazione di lavori pubblici. Procedure
d’appalto che, specifica il comunicato "nelle grandi opere
pubbliche fanno andar via in corruzione fino al 40% del valore
totale dell’appalto. Politici, imprenditori , faccendieri,
addirittura ufficiali delle forze dell’ordine, invischiati e
impegnati a favorire, ad influenzare, ad accaparrarsi l’appalto
miliardario. E tutto a spese di noi cittadini". La ricetta per
un "serio percorso di rinnovamento nel segno dell’imparzialità e
della trasparenza", sembra essere di facile attuazione. Una
soluzione che potrebbe arginare il fenomeno della corruzione è
paradossalmente quella di modificare o di eliminare del tutto la
modalità di gara dell’offerta più bassa o economicamente più
vantaggiosa. Come? E’ semplice: costi certi dell’appalto e
sorteggio delle imprese interessate. La Stazione Appaltante
descrive perfettamente l’opera e il costo stimato per la sua
realizzazione dopo un’attenta analisi dei costi di mercato
(materiali e manodopera), delle possibili criticità in fase di
realizzazione ( varianti), nonché degli standard di qualità da
rispettare. In poche parole il costo dell’opera lo decide e lo
fissa lo Stato. Pertanto, nessuna gara al ribasso e nessuna
variante se non in casi estremi e possibilmente valutabili
preventivamente. Le imprese in grado di poter adempiere, non
dovranno far altro che manifestare il proprio interesse per la
realizzazione dell’opera. Attraverso un sorteggio pubblico, nel
rispetto di tutti i crismi di trasparenza e legalità, l’impresa
estratta si vedrà aggiudicare l’appalto. Sarà poi obbligo
dell’impresa stessa restare nei costi e nei tempi di
realizzazione, pena, oltre al risarcimento del danno,
l’inammissibilità temporanea o perpetua (a seconda della gravità
dell’inadempimento) ad altre gare pubbliche. Al fine di
garantire poi il principio di rotazione fra le imprese,
l’impresa che si sarà aggiudicata la gara non potrà partecipare
per un certo lasso di tempo alle gare che verranno indette nella
stesso ambito regionale o comunale. In definitiva, puntualizza
sempre il comunicato, i costi sarebbero quelli fissati e non ci
sarebbero rischi di corruzione poiché il sorteggio garantirebbe
trasparenza e imparzialità nell’assegnazione. Ci sarebbero al
tempo stesso pene severe per chi non rispettasse i tempi nonché
gli standard di realizzazione dell’opera. Sembra tutto semplice.
Interpellato il Sindaco Buono sul suggerimento dei pentastellati
della cittadina da lui amministrata, dichiara: "Le norme di
gestione delle gare non le fanno i comuni. Mi sembra che la
loro, sia una proposta per un cambiamento delle norme a livello
nazionale. Nel caso cambiassero, noi non dovremmo far altro che
attenerci scrupolosamente alle norme come già facciamo”.
Antonio Centonze |