MIGLIONICO.
A Miglionico l’uso dei “botti di Capodanno” è severamente
vietato. A Roma si può. Un’apposita ordinanza, emanata il 18
dicembre, dal sindaco, l’ing. Angelo Buono, vieta l’uso su tutto
il territorio comunale, di petardi e di qualsiasi altro
manufatto esplosivo che possa mettere in pericolo l’incolumità
dei cittadini. Nella stessa ordinanza, attuata in riscontro ad
una nota dell’Ufficio di Gabinetto della Questura di Matera
avente ad oggetto “prevenzione e vigilanza sul commercio e la
detenzione illecita di artifici pirotecnici. Servizi di
vigilanza e controllo”, si precisa di “non poter tollerare in
alcun modo un fenomeno, che rischia di turbare il sereno
svolgimento delle festività nonché di creare situazioni di grave
disagio per la cittadinanza”. “Con l’approssimarsi del fine
d’anno – ha osservato il sindaco Buono – è divenuta consuetudine
da parte di alcuni cittadini utilizzare petardi o altri
esplosivi che possono risultare pericolosi sia per chi li
utilizza che per gli altri”. Per questi motivi è stata emanata
l’ordinanza che vieta, senza le prescritte autorizzazioni
dell’autorità competente, di fabbricare, vendere, trasportare,
detenere e sparare prodotti esplosivi o artificiali contenenti
miscele detonanti quali petardi, razzi, mortaretti, bombe-carta,
loro derivati e quant’altro possa arrecare danno a persone e/o
cose. Vieta inoltre di vendere o far detenere ai minori, oltre
che i predetti materiali esplodenti, anche i prodotti sottoposti
a libera vendita classificati quali artifici e giocattoli pirici
ai sensi dell’art. 82 n. 4 e 5 Reg. Es. T.U.L.P.S. (r.d. 6
maggio 1940 n. 635). I trasgressori, fatte salve le più gravi
responsabilità configurabili in applicazione delle vigenti
disposizioni di legge, saranno puniti ai sensi dell’art. 650
c.p. Se il fatto è commesso da minore, le sanzioni
amministrative pecuniarie previste per legge saranno applicate
ai genitori e/o comunque agli esercenti la patria potestà. Gli
addetti al Servizio di Polizia Locale e gli agenti della Forza
Pubblica sono incaricati dell’esecuzione della stessa. E’ bello
notare come un’ordinanza avente lo stesso fine, emanata dal
sindaco di Roma, Virginia Raggi, che vietava i 'botti' di
Capodanno dal 29 dicembre al 1 gennaio, sempre per salvaguardare
l’incolumità dei cittadini, sia stata oggetto di ricorso da
parte di produttori e distributori di fuochi d’artificio in
quanto bloccava un mercato che sembra viaggi fra i 2 e 3 milioni
di euro. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso sospendendo
l’ordinanza con un decreto cautelare d’urgenza. Trattasi di
incolumità diverse ? Antonio Centonze |