MIGLIONICO.
Solidarietà per Amatrice. Una delegazione, in rappresentanza di
diverse associazioni operanti sul territorio miglionichese, si è
recata sabato scorso nella cittadina in provincia di Rieti,
colpita il 24 agosto da un violento sisma che l’ha rasa
praticamente al suolo. Ad Amatrice, famosa in tutto il mondo per
i suoi spaghetti all’amatriciana, Miglionico ha portato il gesto
concreto di solidarietà e speranza per una celere ricostruzione.
Grazie alla lodevole iniziativa, “L’Amatriciana in piazza”,
tenutasi in piazza Popolo il 15 settembre a cura della gruppo di
Protezione civile “Aeopc”, sezione di Miglionico, in
collaborazione con la Pro Loco, con la cooperativa sociale “Vita
Alternativa” e l’associazione culturale “Lu Ciurnuicchj” sono
stati raccolti fondi per 2350,00 euro. Fondi cui ha dato il suo
apporto tutta la comunità, il Comune di Miglionico e
l’associazione “Lievito Madre” che aveva sostenuto l’iniziativa
di solidarietà qualche settimana prima, in occasione della
“Festa del Pane”, tenutasi nella corte del Castello del
Malconsiglio. I 2500 abitanti di Miglionico a sostegno dei 2600
di Amatrice con le due cittadine molto più vicine dei 500 km che
le separano. L’assegno del valore di 2350,00 euro, è stato
portato fino ad Amatrice per essere consegnato nelle mani del
vice-sindaco della cittadina reatina, Gianluca Carloni, colpito
personalmente dalla tragedia con una zia perita e ritrovata tra
le macerie a distanza di giorni. Soddisfatto della riuscita
dell’iniziativa il Presidente della coop. Vita Alternativa,
Michele Pace: “La partecipazione alla serate di raccolta fondi
pro-Amatrice è stata davvero encomiabile. Ringrazio i tanti
volontari che si sono attivati e che hanno contribuito alla
raccolta per poter dare, pur nel nostro piccolo, una mano alla
speranza di una ricostruzione che possa far tornare a vivere, un
borgo bello come Amatrice”. L’auspicio e l’augurio è che il
rinomato primo piatto, i cui ingredienti base sono il ragù con
pancetta, cipolla e formaggio pecorino, simbolo della tradizione
culinaria italiana, possa ritornare presto ad essere degustato
in ogni casa della cittadina che gli ha dato i natali.
Antonio Centonze |