MIGLIONICO
Grano: che fare?

MIGLIONICO. Si discute di grano nel Castello federiciano. Si terrà questa sera, a partire dalle ore 19, nella sala Auditorium del Castello del Malconsiglio, un convegno sul grano dal titolo emblematico, “Grano: che fare?”.Organizzato dalla Grano Salus in collaborazione con la FIMA (Federazione Italiana Movimenti Agricoli), l’incontro, cui sono invitati a partecipare oltre agli agricoltori di cereali di Puglia e Basilicata anche semplici cittadini, ha la finalità di informare sulla reale situazione della produzione dell’importante cereale utile alla produzione del pane, alimento principe delle nostre tavole. Con questo incontro si intende informare sulla commercializzazione e sui trattamenti subiti attualmente dall’alimento “grano”  in modo che ognuno possa poi valutare attentamente e con un bagaglio di conoscenza il prodotto che utilizzerà sulle propria tavola a tutela della sua salute.  Si discuterà della crisi del grano che sta investendo i due anelli deboli della filiera: produttori e consumatori. “Solo attraverso una forte alleanza tra queste due componenti - precisa il comunicato diffuso da Granosalus,  sarà possibile sconfiggere il traffico di grani contaminati che danneggiano la salute pubblica e l'economia dei territori, ivi compreso quello della Basilicata dove insiste una vocazione produttiva tra le più antiche. Vocazione ben diversa dal grano canadese che viene raccolto in condizioni climatiche un po’ anomale rispetto alle nostre.” I primi risultati dell’attività di questa associazione che preme per la valorizzazione e l’utilizzo di prodotti realmente locali, italiani, sono già stati ottenuti. La griglia di qualità proposta da Granosalus il 20 luglio scorso, grazie alla risoluzione approvata in Commissione Agricoltura nelle scorse settimane è già diventata un indirizzo politico per il Governo. “Adesso – continua il comunicato, bisogna convincere sindacati e industriali della trasformazione, nonappena sarà insediato il tavolo ministeriale, affinché  tale indirizzo rivoluzionario venga finalmente recepito nel regolamento della CUN, Commissione Unica del Grano.Da Moncalvo a Petrini, passando per Farinetti, tutti pensano che l'origine in etichetta sia sufficiente a bloccare le miscele tossiche dei grani esteri con il nostro grano salubre. Quanto accaduto con l'olio, dimostra esattamente il contrario, nonostante l'etichettatura obbligatoria dell'origine. Per questo l’ Associazione Granosalus ritiene che solo analisi serie e regolari, siano in grado di tutelare la salute dei consumatori e garantire un prezzo equo ai produttori. Il resto sono solo slogan. La stessa normativa sui limiti delle micotossine appare totalmente inadeguata per noi consumatori italiani, come stanno dimostrando le migliaia di firme che stanno supportando la petizione lanciata su change.org.” Ed a Miglionico, i promotori dellaGranosalus, che conta già migliaia di associati, illustreranno questi temi, supportati da agricoltori del Movimento Riscatto di Puglia e Basilicata. Antonio Centonze

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