MIGLIONICO
I 5Stelle attaccano l'amministrazione sul carico fiscale

 

MIGLIONICO. Contestazione 5Stelle sulla tassazione. Numeri e giustificazioni addotte dall’amministrazione per la nuova tassazione non vanno proprio giù al gruppo pentastellato d’opposizione. “E’ bene ricordare al Primo Cittadino e alla sua maggioranza, attacca il comunicato del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle, che la TASI e l’IMU agricola, che si vantano di aver eliminato, sono imposte che lo stesso Governo PD ha prima vergognosamente introdotto e poi eliminato, non solo a Miglionico, ma in tutti i Comuni. Ci si augura che non sia il solito gioco delle tre carte di questo Governo e pertanto preghiamo il nostro Sindaco di non offendere l’intelligenza dei miglionichesi con false rassicurazioni riguardo la diminuzione del carico fiscale, visto che nei prossimi mesi ci sarà il probabile aumento dell’IVA, delle accise per il carburante e sicuramente di altri gettiti fiscali oltre ai tagli ormai incessanti sui servizi essenziali per i cittadini (scuola, sanità, pensioni)”. Ed il comunicato prosegue specificando che “la tariffazione TARI, negli ultimi anni è cresciuta in maniera esponenziale, (solo quest’anno di ben il 16%, circa 60.000 euro) a scapito di un servizio sempre più inefficiente ed un misero e stantio 6% di raccolta differenziata oltre alla mancanza di una strategia, in attesa di questo tanto decantato servizio di gestione consorziato tra comuni, per ridurre la produzione di rifiuti e incentivare i cittadini ad adottare comportamenti virtuosi.” Insomma una contestazione su tutta la linea per la gestione rifiuti. Una gestione che avrebbe potuto tenere conto delle proposte suggerite da tempo all’amministrazione ma alle quali la stessa si ostina a non dare ascolto. “Con i 60.000 euro di soldi dei cittadini che stiamo spendendo in più, rispetto al 2015, per il conferimento in discarica – continua il comunicato, avremmo potuto risolvere, in brevissimo tempo, lo smaltimento dei rifiuti organici, il cosidetto “umido” (scarti di cibo, di giardinaggio..) che rappresenta circa il 35 % dei rifiuti che va a finire in discarica. Con quella cifra, avremmo potuto acquistare una compostiera meccanica comunale come avviene già in molti comuni o avremmo potuto avviare un impianto di lombricompostaggio comunale per la produzione di humus (terriccio fertilizzante) come già avviene in alcune regioni, vedi Calabria e Lombardia. Quindi, con un piccolo investimento iniziale e la consapevolezza di ridurre i costi per i contribuenti, in poco tempo si sarebbe potuto ridurre del 30-35% il costo del conferimento in discarica che dagli attuali 190mila euro si sarebbe potuti arrivare a 120mila euro, senza tener conto di una differenziata che, se portata al 60-65% così come “chiede l’Europa”, ridurrebbe ulteriormente i costi stessi di conferimento. Non ci vogliono grandi opere o attendere finanziamenti. Ci vuole solo la volontà e una visione politica diversa da quella sin ora adottata.” Antonio Centonze

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