MIGLIONICO - “SeRestate a Miglionico 2015”
Rivissuta la Congiura dei Baroni

 

MIGLIONICO. Rivissuta la Congiura del 1485. Oltre 5000 le persone che si sono riversate fra le vie del borgo sin dal primo pomeriggio del 14 agosto, per rivivere quella Congiura dei Baroni avvenuta nel 1485 e che finì nel sangue, facendo guadagnare al maniero miglionichese l'appellativo del Malconsiglio. La quinta edizione della manifestazione storica che si sta inserendo a pieno titolo fra le attrazioni turistiche regionali di un certo spessore culturale ha confermato il successo dell'anno passato. Una giornata particolare che Miglionico sta vivendo e regalando, da 5 anni a questa parte, ai tanti turisti e curiosi che si immergono in un centro storico intriso di colori con figuranti in costumi per far rivivere un'epoca lontana alla ricerca e valorizzazione di quei particolari che creano emozioni legate alle origini e alle identità di un territorio che profuma di storia, pur se tragica. A far rivivere la Congiura anche quest'anno, hanno dato il loro apporto circa duecento persone, tra attori e figuranti, selezionati tra gli abitanti miglionichesi. Un evento curato dall'associazione culturale “Grandi Eventi”, con la regia della direttrice artistica Nunzia Decollanz e la consulenza storica del prof. Giampaolo D’Andrea e dell’arch. Luigi Bubbico per raccontare visivamente l'episodio storico così come riportato dai libri di storia. I baroni dell’Italia meridionale che parteciparono all'incontro di Miglionico per cercare un accordo, a loro favore, contro il re di Napoli, Ferrante I d’Aragona e contro suo figlio Alfonso, duca di Calabria, detto il “Guercio”, ritenuti responsabili dell'aumento delle tasse ai loro sudditi già spremuti, furono alla fine trucidati. La congiura si tenne a Miglionico nel settembre 1485, come riportato dallo storico Camillo Porzio nella sua celebre opera, “La congiura dei Baroni del regno di Napoli contra il re Ferdinando I”. Il Re giunse a Miglionico, ricevuto con gli onori che gli competevano e fu magnanimo nel concedere quello che i baroni chiedevano per continuare a governare i loro territori. Li esortò a convincere anche gli assenti a sottoscrivere una “pace” ma successivamente lo stesso Re, contravvenendo i patti, fece imprigionare e giustiziare i baroni più esposti nella congiura. E dopo 530 anni, la Congiura ha riportato Miglionico al 1485. Ad interpretare il ruolo di re Ferrante I d’Aragona, l'affermato attore materano, Domenico Fortunato che si è calato alla grande nel ruolo tra gli applausi. Tra le novità dell'edizione la diretta streaming dell'evento sul sito comunale che ha consentito ai tanti emigrati d'origini miglionichesi d'oltreoceano che ne avevano fatto richiesta, di poter rivivere quella congiura che ha reso famoso il loro Castello. Da piazza Castello a piazza Popolo è stato un susseguirsi di eventi. Il volo dei falchi dell’associazione Falconieri di Lenne ha appassionato con uno spettacolo di falconeria nel mentre “Tempora Medievalis”, un mercato storico con accampamenti, spettacoli d’armi, duelli, tiro con l’arco giochi ed arceria, riempivano ed animavano le vie di accesso al Castello. La collaborazione di tanti soci della locale ProLoco, in costumi d’epoca, ha invece consentito di ammirare e partecipare con un modico contributo ad un banchetto medioevale per gustare i sapori della cucina del Barone. Entusiasmante la rappresentazione dei Cavalieri Bianca Lancia andata in scena nel vecchio campo sportivo di Sant’Antuono. Il palio della giostra a cavallo, il gioco dell’anello e il lancio del giavellotto fra i 3 rioni storici di Miglionico, Torchiano, Sant’Angelo e Convento hanno avuto una cornice di pubblico particolare. E a chiudere la serata della Congiura, quinta edizione, fra Mangiafuoco e combattimenti, la proiezione delle scene più significative sul maxischermo, allestito in una piazza Castello gremita, dove si è potuto anche assistere ad uno spettacolo pirotecnico con sullo sfondo il maestoso Castello. Un 14 agosto intenso e speciale che potrà essere rivissuto, grazie alle immagini catturate da Pietro Amato, sul sito web comunale www.miglionico.gov.it. Antonio Centonze

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