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MIGLIONICO.
Alla ricerca della tradizione. E’ un
artigiano miglionichese, uno dei pochi che
si ostina a voler recuperare quegli oggetti
della tradizione che con l’avvento delle
tecnologie moderne sono stati sempre più
messi da parte. Alessandro Fattore, 64 anni,
ora pensionato, dopo anni di lavoro con la
qualifica di meccanico industriale, sia da
emigrante che in aziende lucane, ha trovato
la sua nuova aspirazione coltivando una sua
grande passione. Gli anni di duro lavoro gli
sono serviti per stimolare la sua
creatività. Ed Alessandro negli anni ha dato
libero sfogo alla sua creatività, a quella
voglia di costruire da sé gli oggetti di uso
comune ed i giochi del passato. Ha provato a
riprodurre in scala tutti quegli attrezzi
che sin da piccolo ha visto manovrare dai
nonni come i cosiddetti “traini”, carretti,
che i muli,
mezzo
di trasporto di un’epoca passata, dovevano
appunto trainare per trasportare mercanzie,
legna e ogni cosa. Ha costruito in miniatura
calessi e “sciaraball”, roba per ricchi per
le passeggiate fra le campagne. Tutti
rigorosamente realizzati con materiali d’uso
comune, legno, acciaio e ferro per lo più
recuperato a nuova funzionalità. Dal suo
pensionamento, avvenuto nel 2008, questa
voglia è aumentata al pari del tempo libero
da potervi dedicare. E la sua produzione
continua ha sfornato “rasole” in acciaio di
diverse dimensioni per quelle massaie (solo
dal titolo ma non di fatto oramai) che
desiderano avere un ricordo di un oggetto
che serviva sul cosiddetto “tavoliere” dove
la produzione della pasta, rigorosamente
fatta in casa mischiando acqua e farina, era
motivo d’orgoglio, di apprezzamento e di
confronto in
ogni
famiglia. Legno di cedro o d’ulivo oltre
all’acciaio i suoi materiali preferiti con i
quali ha realizzato oggetti per il trasporto
di acqua e vino, i “varrili” e i cosiddeti “iascariedd”,
grandi e piccole fiasche; oggetti per la
cura del fuoco, quello che usciva dal
camino, una volta atto al riscaldamento e
alla cucina in ogni casa. La “cannul” per
generare il vento ed alimentare la fiamma e
la “palett” per raccogliere i carboni
ardenti, per cuocervi sopra fave, ceci e
castagne, fanno parte oramai dei ricordi.
Ricordi che Fattore vuole tenere vivi anche
con i giochi di quel passato, semplici da
fare e da praticare. Fra i giochi
ripresentati, di successo e stimolanti nei
ricordi, sono le trottole per far divertire
i bambini o il “monopattino” in legno con
cuscinetti come ruote. Solo per i più grandi
suscitano fascino il cosiddetto “ciucch e
manned”, dove un pezzo di legno
opportunamente sagomato serviva per
scagliare lontano il pezzo più piccolo o il
famoso gioco del “cerchione” quando un
cerchio depredato dei raggi veniva fatto
ruotare con l’ausilio di una “martellina”
sagomata da un fil di ferro ed utilizzata
come guida. Oggetti che Fattore realizza con
il cuore e sui quali ci mette tanta passione
per generare in ognuno una lacrima
d’emozione. Antonio Centonze |
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Antonio Labriola-Mail - 10
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